[oblo_image id=”1″] Anche se dovessimo vincere, la società non avrebbe i soldi per organizzare una festa. Ma, tranquilli, provvederò di tasca mia a dare da bere a tutti. Queste erano le dichiarazioni prima della partita di Kevin Blackwell, allenatore del Luton Town. La sua squadra è ultima nella terza serie inglese e rischia pesantemente il fallimento. Gran parte della dirigenza è indagata e gli stipendi dei giocatori sono bloccati da mesi.

Ma c’era un’occasione che permetteva di allontanare almeno momentaneamente i cattivi pensieri. La Coppa d’Inghilterra, infatti, poneva di fronte il “povero” Luton alla corazzata Liverpool. Le parole di Blackwell potevano apparire come una provocazione, un’ammissione di manifesta inferiorità della propria squadra. Ma la F.A. Cup è da sempre una competizione magica dove Davide può sfidare Golia senza sentirsi battuto in partenza. Così minuto dopo minuto, il Luton sostenuto dal suo irriducibile pubblico ha preso fiducia e si è accorto di poter lottare ad armi pari con i finalisti dell’ultima Champions League. Anzi, ad avere paura erano i campioni del Liverpool. Attoniti, increduli di fronte a quello che stava accadendo in campo. Dopo essersi difesi con ordine per tutto il primo tempo, i padroni di casa venivano beffati da uno sfortunato rimpallo che consentiva a Peter Crouch di portare in vantaggio i reds. Mancava un quarto d’ora e per il Luton sembrava davvero finita. Ma a volte l’orgoglio può fare miracoli e i ragazzi di Blackwell si sono gettati furiosamente in avanti. E meritatissima, è arrivata la rete del pareggio di Dave Edwards a pochi minuti dalla fine del match. Il regolamento prevede ora il replay: le due squadre si affronteranno nuovamente ad Anfield Road. Un sogno che consentirà anche di tirare una boccata d’ossigeno sul piano finanziario. Metà dell’incasso dell’inconto di Anfield Road servirà per rimpinguare le casse del “povero” Luton.

Già nei prossimi giorni la squadra rischia nuove sanzioni per le inadempienze della dirigenza. Ma ora i tifosi del Luton non ci vogliono pensare. Si godono la loro favola e innalzano ad eroi i propri beniamini.

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