L’invincibile Iron Man, questo il nome della sua testata nel fantastico mondo della Marvel, approda al cinema.

Direttoda John Favreau oscurato dalla presenza a tinte di forti di RobertDowney Jr. e di Gwyneete Paltrow, l’avventura cinematografica di IronMan si potrebbe riassumere con le parole chiavi Hardware e Heavy Metal.Non aspettatevi altro se non che esplosioni in puro stile Die Hard 4.

Gliautori rispolverano il personaggio di Tony Stark, qui interpretato daun guascone Robert Downey Jr ispiratosi alle pellicole “cappa e spada”di Errol Flyyn.
La Paltrow è invece nei panni di Pepper Potts, storica segretaria/amante della serie a fumetti.

Non è più l’originale Guerra di Corea a fare da sfondo alla nascita dell’eroe, ma un più attuale conflitto afgano.

TonyStark è un miliardario sbruffone arricchitosi grazie all’industriabellica e a una filosofia, alla faccia del pacifismo, del tipo” La paceè comandata da chi ha la mazza più grossa”.

Genio inventivo paragonato a quello di Leonardo ma lui si schernisce perché non sa dipingere.

[oblo_image id=”1″]Perl’opportuna legge del contrappasso viene ferito proprio da un’armaprodotta dalle sue industrie, e dopo essere stato rapito dal cattivo diturno riesce a scappare grazie ad una tecnologica armatura da guerracostruita in una grotta.
Scampato al pericolo e dopo aver aperto gliocchi sulla realtà del mondo bellico, Stark vuole chiudere con laproduzione di armi ma deve ancora vedersela con il potere economico el’egoismo del C.d.A.

Il film diventa quindi una parabola pacifista,un monito, un grido contro l’insensatezza dei nostri tempi, raccontatoin maniera esile su una struttura appesantita da effetti speciali ecolonna sonora fragorosa.

Di certo non mancano esplosioni e botte daorbi se è quello che volete ed è sempre un’ottima occasione per andarea rileggere la “Guerra delle Armature” pubblicata tampo fa dalla playpress.

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