Durante la giornata siamo continuamente invasi da suoni e rumori che caratterizzano e completano quello che stiamo vedendo. La visione ci è consentita da un elemento che, senza farsi sentire, rende possibile il flusso, dalla percezione degli occhi sino alle emozioni che ne conseguono: è il silenzio della luce.

Verso sera – Foto ©Marco Baracco

È quasi l’ora del tramonto. Un flusso di raggi dorati pennellano sul paesaggio colori dalla tonalità calda. Come fotografo, ho allenato gli occhi a percepire la luce in tutte le sfumature e a trasformare il segnale luminoso in pensiero. Le sensazioni prodotte dalla luce sono ogni volta diverse e imprevedibili: è il bello della visione diretta, dell’osservazione consapevole. Sovente mi ritrovo di fronte a situazioni luminose tra loro analoghe, ma in ognuna di esse c’è qualcosa di diverso da quella precedente. Per abitudine fotografica, la mia interpretazione di ciò che vedo tende a considerare la scena osservata attraverso la cornice di un’inquadratura. È così che lo stesso quadro riprende confini già sperimentati, che però si presentano nell’attualità del momento con caratteristiche inedite. Il paesaggio è in perenne mutamento: persone e personaggi che passano, elementi naturali che si evolvono, aggiunte e sottrazioni antropiche che vanno a modificare il contenuto dell’inquadratura; il tutto varia di conseguenza anche i significati che se ne possono trarre. A volte me ne accorgo quando sto guidando, o durante una passeggiata: è allora che preferisco fermarmi un attimo, alienandomi dalla dimensione sonora per osservare soltanto il silenzio della luce.

Verso la città – Foto ©Marco Baracco

Questo modo di vivere le sensazioni mi piace, soprattutto, come esercizio interiore. La realtà quotidiana presenta continuamente l’opportunità di apprezzare luci, colori, suoni e rumori come componenti basilari di ogni storia. Ognuno di noi, se ne ha la necessità o semplicemente il piacere, potrà poi arricchire la visione narrativa con fantasia e creatività, permettendo al risultato di rimanere nella memoria, come momento di crescita evolutiva.

Credo nel valore di essere attenti, specialmente quando sembra di sentire il bisogno di una piccola sosta: è l’occasione per guardarsi intorno, dedicando apprezzamento e gratitudine verso l’Energia che, attraverso il silenzio della luce, viaggia insieme a noi.

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