Durante la giornata siamo continuamente invasi da suoni e rumori che caratterizzano e completano quello che stiamo vedendo. La visione ci è consentita da un elemento che, senza farsi sentire, rende possibile il flusso, dalla percezione degli occhi sino alle emozioni che ne conseguono: è il silenzio della luce.

È quasi l’ora del tramonto. Un flusso di raggi dorati pennellano sul paesaggio colori dalla tonalità calda. Come fotografo, ho allenato gli occhi a percepire la luce in tutte le sfumature e a trasformare il segnale luminoso in pensiero. Le sensazioni prodotte dalla luce sono ogni volta diverse e imprevedibili: è il bello della visione diretta, dell’osservazione consapevole. Sovente mi ritrovo di fronte a situazioni luminose tra loro analoghe, ma in ognuna di esse c’è qualcosa di diverso da quella precedente. Per abitudine fotografica, la mia interpretazione di ciò che vedo tende a considerare la scena osservata attraverso la cornice di un’inquadratura. È così che lo stesso quadro riprende confini già sperimentati, che però si presentano nell’attualità del momento con caratteristiche inedite. Il paesaggio è in perenne mutamento: persone e personaggi che passano, elementi naturali che si evolvono, aggiunte e sottrazioni antropiche che vanno a modificare il contenuto dell’inquadratura; il tutto varia di conseguenza anche i significati che se ne possono trarre. A volte me ne accorgo quando sto guidando, o durante una passeggiata: è allora che preferisco fermarmi un attimo, alienandomi dalla dimensione sonora per osservare soltanto il silenzio della luce.

Questo modo di vivere le sensazioni mi piace, soprattutto, come esercizio interiore. La realtà quotidiana presenta continuamente l’opportunità di apprezzare luci, colori, suoni e rumori come componenti basilari di ogni storia. Ognuno di noi, se ne ha la necessità o semplicemente il piacere, potrà poi arricchire la visione narrativa con fantasia e creatività, permettendo al risultato di rimanere nella memoria, come momento di crescita evolutiva.
Credo nel valore di essere attenti, specialmente quando sembra di sentire il bisogno di una piccola sosta: è l’occasione per guardarsi intorno, dedicando apprezzamento e gratitudine verso l’Energia che, attraverso il silenzio della luce, viaggia insieme a noi.