[oblo_image id=”1″]Dopo Cassandra, Medea, Antigone e Elektra, Elisabetta Vergani, brava attrice milanese, si mette nuovamente alla prova con un altro personaggio protagonista della tragedia greca, che incarna il mito femminile, forse in assoluto più conosciuto e più misterioso, ovvero quello della bella e contesa Elena di Troia. Parliamo di un intenso e drammatico monologo presentato in prima nazionale al teatro Verdi, di Milano e che sarà in scena fino al 21 marzo.

Elena, nome che riporta a bellezza e distruzione, moglie di Menelao e amante del bel Paride, è nell’interpretazione dell’attrice milanese, vecchia e brutta, sfigurata, irriconoscibile, dal volto che porta i segni del tempo che non perdona. Elena è brutta, stanca e affranta sul suo letto di morte.

Si tratta della rappresentazione di una figura insolita, diversa da quella presentata dal mito, e lontana mille anni dallo stereotipo di donna che non ha parola nei testi classici, egoista e superficiale, ma comunque bellissima il cui corpo è stato un “campo di battaglia”, la cui contesa per averne il possesso fu causa della lunga guerra di Troia, descritta da Omero nell’Iliade, e nella quale morirono molti personaggi del mito.

[oblo_image id=”2″]Elena è nell’interpretazione di Vergani, che recita un lungo brano tratto da un’opera dello scrittore greco Ghiannis Ritsos, donna disincantata e forse delusa, ma consapevole e che guarda con lucidità e senza malinconia al suo passato, privo di senso, come essa stessa dice: ”A poco, a poco, le cose hanno perso il loro senso si sono svuotate: d’altronde hanno mai avuto alcun senso?”.

Una donna quindi forte e ormai senza scelta, che intreccia passato e presente, confondendoli e confondendosi.

Il monologo di Elena è contenuto in Quarta dimensione, una raccolta di 17 monologhi, scritti da Ritsos quando era esiliato sull’isola di Samos, in Grecia, durante il regime dei Colonnelli. Il titolo Quarta dimensione, sintetizza il senso del tempo, visto che i personaggi, tutti personaggi importanti del mito della Grecia classica, vengono collocati nel presente e analizzano il loro passato, facendo un po’ una sorta di bilancio e soprattutto diventando soggetti, e unici protagonisti della loro vita.

Elena fa parte del progetto portato avanti in questi anni dalla brava attrice milanese: Le eroine del mito, nel quale Vergani ha cercato di essenzializzare il tormento di personaggi femminili e inquieti che fanno parte del bagaglio culturale mondiale e che comunque rappresentano archetipi e modelli su cui riflettere per imparare e per crescere.

Informazioni: www.teatrodelburatto.it 

Teatro Verdi – Tel. 02 6880038
Info e Prenotazioni: 02 27002476
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