Inizialmente era solo sport. Poi, dalla nascita della stampa, si distinse fra sport giocato e sport “parlato”. Ma a primeggiare, com’è giusto che fosse, era comunque il primo. Con l’avvento di radio, TV e internet la componente nuova dello sport, quella “parlata” appunto, ha preso il sopravvento. Gli effetti sono oggi sotto gli occhi di tutti. E tutti ne siamo dentro. Ogni cosa, ogni evento, anche se di poca importanza, può assumere un peso, una grandezza e una risonanza enorme. Ma non è tutto fumo quello che ci acceca. C’è anche dell’arrosto in fondo. Basta saperlo cercare. Insomma, i problemi esistono, non sono invenzioni. E non sono di poco conto. Ecco un’antologia di polemiche e disastri che ci ha lasciato in eredità il vecchio anno. Sperando sempre che il nuovo sia migliore.

[oblo_image id=”5″]STADI: Gli impianti sono scomodi, gli spettatori diminuiscono, le gare sono sempre più tristi e senza colori mentre i bilanci delle società, di colori, ne conoscono soltanto uno: il rosso. Il tutto mentre la partita virtuale fa sempre più il pieno.

FIGC: Gli intercettati restano al loro posto, Alberini e Ulivieri vanno via, nove consiglieri pronti a seguire il loro esempio, Abete in difficoltà.

[oblo_image id=”3″]RONALDO: Infortunio misterioso, vuole il Flamengo ma la società brasiliana non ha i soldi (almeno quelli per pagare il Milan che sborsò 7,5 milioni di euro per averlo. Galliani smentisce tutto e afferma che resterà. Valli a capire.

LAZIO: Rocchi e Lotito hanno avuto uno scontro dopo l’ultima giornata di campionato. L’accordo sul rinnovo del contratto tarda ad arrivare. Intanto ogni giorno emerge un’intervista di Pandev che va in giro per il mondo ad elogiare i campionati esteri e a dire che sono il suo sogno. Smentite da parte dei procuratori e del presidente Lotito.Fortunatamenteil giocatore macedone proprio ieri si è presentato in sala stampa a Formellochiarendo la sua posizione. Ha detto di pensare solo alla Lazio e di non aver rilasciato altre dichiarazioni. Poi ha consegnato il suo futuro nelle mani del presidente: “decide la Lazio, io ho un contratto fino al 2010”. Prima dell’attaccante macedone era stato il compagno di squadra Stendardo (altro caso spinoso in casa biancoceleste) a parlare. Lo strappo fra il difensore napoletano e il tecnico Delio Rossi sembra ormai insanabile. All’origine del dissidio la mancata convocazione per tutte le partite di dicembre. Il giocatore è rimasto fuori dall’elenco dei convocati in ben quattro occasioni (Real Madrid, Juventus, Napoli e Palermo). Il rientro di Sivigliae l’esclusione temporanea dalla rosa hanno forse convintoStendardo che è ora di cambiare. Dopo ilcolloquio col diesse Sabatini sembrava arrivato il momento dell’addio ma inun’intervista al “Corrieredello Sport” ha dichiarato di.. voler rimanere. Ci sarà qualcosa nell’aria di Roma.
[oblo_image id=”1″]ADRIANO: È tornato in Brasile per 6 mesi per rimettersi in sesto e presentarsi ai nastri di partenza della prossima stagione come il micidiale attaccante di una volta (una volta? Ma ha solo 25 anni!). Intanto alla fine di dicembre è stato immortalato per due sere di fila a fare baldoria in un noto locale di Rio in compagnia di Edmundo (non certo un angelo) e con tanto di birra in mano. Il suo presidente attuale, quello del San Paolo, Juvenal Juvêncio dice che… deve pregare di più. Mah!

CAGLIARI: Via Sonetti. Giampaolo rifiuta il secondo ritorno (era già stato licenziato e richiamato sulla panchina sarda la scorsa stagione). Ballardini no. Il tecnico guidò la squadra per un breve periodo due anni fa ma, dopo soli 56 giorni, venne invitato a farsi da parte per far posto… a Sonetti. Dopo 776 giorni la staffetta si è ripetuta. Per la serie Cellino ha le idee chiare!

[oblo_image id=”2″]NAPOLI: Torino sembra stregata per Zalayeta. Dopo aver passato un decennio all’ombra dei grandi campioni della società bianconera, proprio nella partita con la Juve l’attaccante fu squalificato 2 giornate per un presunto tuffo nella partita contro la Juve. Poi arrivò la revoca della sanzione causa un video su internet che scagionava l’attaccante. Nell’ultima partita dell’anno, stavolta contro il Torino, nuovo “tuffo”, nuovo rigore, nuova squalifica. Stavolta la società non è sicura di fare appello. I tifosi protestano vivamente e allora De Laurentiis chiede l’acquisizione delle carte relative alla sentenza. Ci sarà opposizione? E la squalifica? Vedremo.

[oblo_image id=”4″]COLLINA: Il designatore arbitrale vive sotto scorta da più di un mese per le polemiche (e non solo) sugli arbitraggi. Nemmeno l’arbitro più bravo al mondo degli ultimi anni è riuscito a risollevar la classe arbitrale. Ma diamogli tempo. Quattro mesi sono ancora pochi per valutare il suo operato. Se i suoi dipendenti non sono all’altezza del proprio ruolo perché prendersela con lui?

Potremmo continuare, ma crediamo che basti per rendere l’idea del caos nel quale si trova il calcio italiano (e non solo, ma intanto guardiamo in casa nostra). Anche perché, sportivamente parlando, possiamo tentare di consolarci pensando al quarto titolo mondiale vinto dagli azzurri nel 2006, a quello, più recente, colto dal Milan nel Mondiale per Club, aspettando gli ottavi di Champions che a febbraio vedranno impegnate ben tre squadre italiane e seguendo l’avvincente campionato che vede la fuga dell’Inter, il tenace inseguimento di Roma e Juve, l’affermazione tra le grandi di Fiorentina e Palermo, la rinascita del Napoli che spera di seguire in tempi brevi il solco tracciato proprio dai viola e dai rosanero.

Buon anno di calcio a tutti!

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