[oblo_image id=”1″]Dopo sette mesi di sperimentazioni, la sfida di Google a Wikipedia è cominciata: il motore di ricerca più importante al mondo ha ufficializzato l’uscita di Knol (knol.google.com), la nuova enciclopedia del web appartenente al colosso informatico americano. La nuova enciclopedia, come Wikipedia, prevede il contributo volontario degli utenti del web ed è aperta a tutti. Ma, a differenza della famosa concorrente, non esiste l’anonimato e i collaboratori firmeranno le varie voci (con la possibilità di inserire anche una loro fotografia), oltre a poter realizzare guadagni economici inserendo annunci pubblicitari. Con queste caratteristiche, Knol (il cui nome deriva dall’abbreviazione di “Knowledge”, ossia conoscenza) sembra poter mettere seriamente in difficoltà Wikipedia, finora considerata la fonte del sapere online e attualmente all’ottavo posto tra i siti più cliccati negli Usa.

Il progetto di Knol era stato annunciato dai vertici di Google lo scorso dicembre: “Vogliamo creare un nostro network per diffondere la conoscenza” aveva detto il vicepresidente di Google, Udi Manber. Come Wiki, Knol permette a chiunque di inserire una voce su un argomento, ma l’anonimato è bandito e nessuno può modificare una voce dell’enciclopedia senza il consenso dell’autore. Inoltre il progetto prevede una novità importante: le entrate pubblicitarie. Knol non si basa sul puro volontariato come Wikipedia, i cui milioni di articoli sono stati scritti e corretti senza alcun compenso per gli autori. In cambio della metà dei profitti pubblicitari, Google permette infatti ai propri utenti di mettere annunci con il sistema AdSense sulle pagine inserite.

[oblo_image id=”2″]Qualcuno, tuttavia, ha sollevato dubbi circa un possibile conflitto di interessi. Google è prima di tutto un motore di ricerca e molti sostengono che i suoi tecnici possano mettere in prima fila su Google i link a Knol, e in seconda fila quelli a Wikipedia, con ovvi vantaggi economici. Si teme anche che gli autori degli articoli piuttosto che sprecare tempo su temi poco diffusi possano privilegiare soggetti più popolari per guadagnarne in pubblicità. C’è da dire che, qualche mese fa, quando Google aveva dato l’annuncio di Knol nell’immediato futuro, Wikipedia aveva dimostrato fair-play: in una mail personale si era complimentata con i creatori di Google scrivendo che “più contenuti liberi disponibili ci sono, meglio è per il mondo”. A distanza di sette mesi, Wikipedia dedica oggi un’intera pagina a Knol, confermando il suo spirito sportivo e sottolineandone pregi, difetti, prospettive e potenziale conflitto d’interessi, ovviamente.