Gli anni spezzati errori
Gli anni spezzati errori
Gli anni spezzati Errori in serie e serie d’errori

Gli anni spezzati è la fiction realizzata dalla Rai per raccontare uno dei capitoli più oscuri della storia del nostro Paese: la strage di Piazza Fontana e il seguente omicidio del commissario Luigi Calabresi, interpretato da Emilio Solfrizzi. Un obiettivo ambizioso e al tempo stesso un compito arduo perchè si tratta di un periodo tormentato, costellato da revisionismi e sul quale c’è  forte l’impressione che non tutto sia stato detto. Sulla fedeltà della ricostruzione della fiction, si è molto dibattuto con la naturale contrapposizione tra chi ha gradito la chiave di lettura televisiva e chi, invece, ha parlato apertamente di manipolazione ad uso e consumo di faziose strumentalizzazioni. Ciò che è certo, è che in rete è scattata la caccia all’errore, ovvero la ricerca di tutte le incongruenze, gli anacronismi e le inesattezze facilmente rintracciabili ne Gli anni spezzati.

Eccone soltanto alcuni: la gamma è varia e spesso non basta la distrazione per giustificare gli strafalcioni. In molti hanno notato come per l’auto del commissario sia stata usata una 600 di colore verde mentre Luigi Calabresi guidava una 500 blu. Ancora più inspiegabile è la presenza di un manifesto anti Casa Pound: senza entrare nel merito, basta ricordare che il movimento Casa Pound è stato fondato 30 anni dopo. Ci sono poi gli elementi che sono stati aggiunti dalla sceneggiatura senza che vi siano riscontri fattuali nelle cronache d’epoca: il bar degli anarchici a Milano o la cantante che corre verso Piazza Fontana proprio nell’imminenza della fatale deflagrazione della bomba. Più controversa la questione relativa ai dialoghi: i critici hanno sottolineato come alcuni frasi pronunciate nella fiction da Emilio Solfrizzi nella parte del commissario in realtà siano di paternità di giornalisti e intellettuali d’epoca. In questi casi, però, ovviamente in una fiction la ricostruzione è difficile poichè la costruzione dei dialoghi è necessariamente mediata dal lavoro degli sceneggiatori. Tuttavia, l’impressione è che un’operazione così coraggiosa come quella di raccontare un argomento così scottante che rimane un nervo scoperto del nostro recente passato, richiedesse maggiore meticolosità e precisione. I dettagli fanno la differenza. Sempre.

Gli anni spezzati Errori in serie e serie d’errori: sul web impazzano le segnalazioni di anacronismi della fiction Rai
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