Federico Fanti
Federico Fanti

La storia di Federico Fanti è paradossale, eppure è una storia simile a tante altre storie italiane. E’ la storia di un ragazzo che con passione ha raggiunto l’eccellenza e di un Paese che quando si trova talenti cristallini tra le mani, sembra divertirsi a fare il possibile per indurli a migrare. Federico Fanti è un paleontologo, classe 1981, vanta decine di autorevoli pubblicazioni e ha recentemento concluso una scoperta destinata a sconvolgere alcune teorie classiche in merito a una materia che apparentemente ci ha già raccontato quasi tutto quello che ci doveva raccontare. Federico ha compiuto un’indagine sul campo in Canada, nello stato dell’Alberta, dove ha individuato una curiosa escrescenza simile a una cresta sul cranio dell’ Edmontosauraus regalis (il nome deriva dalla città di Edmonton). Per due anni sono proseguite le ricerche e gli studi per comprenderne la funzione e l’utilità, giungendo alla conclusione che la “propaggine” serviva esclusivamente per la comunicazione. A prescindere che ricoprisse un ruolo di identificazione nel gruppo, di esibizione sessuale o di riconoscimento nell’ambiente esterno, ciò che è incontrovertibile è che si tratti di una prova della presenza di dinamiche sociali avanzate. Trovare qualcosa di nuovo da dire su una specie che era diffusa circa 75 milioni di anni fa può far cambiare completamente il quadro interpretativo: ci fornisce delle risposte sorprendenti e apre nuovi orizzonti alle future ricerche. Non è un caso che nella comunità scientifica internazionale, il nome di Federico Fanti fosse già apprezzato da tempo.

Peccato che da noi sia un precario. Vorrebbe rimanere in Italia se solo l’Italia desse un segnale di volerlo trattenere: ma mentre si discute del nulla, i nostri talenti ci abbandonano in silenzio. Fabio Fazio l’ha ospitato a Che tempo che fa dando visibilità a una storia che era nota soltanto agli operatori del settore. Per il resto, fare ricerca in Italia dà come unico super-potere quello di risultare invisibile all’opinione pubblica, preoccupata di creare dibattiti autoreferenziali ignorando ciò che nel resto del pianeta viene reputato come essenziale. Se c’è un’occasione per invertire la tendenza, è questo il momento per avere uno scatto d’orgoglio e capire che è più facile ripartire dando fiducia e sostegno a chi ha mostrato di meritarselo in virtù di impegno, talento e costanza. Perchè le storie di Federico Fanti e quella di tanti giovani come lui, chiedono solo che arrivi uno sceneggiatore dotato di una buona penna che sia in grado di regalare un colpo di scena con un epilogo a lieto fine.

Federico Fanti ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa  L’ Edmontosaurus Regalis, il precariato dell’Italia che rifiuta i propri talenti

Questo la sua pagine come ricercatore a tempo determinato presso l’Università di Bologna http://www.unibo.it/SitoWebDocente/default.htm?UPN=federico.fanti%40unibo.it

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