[oblo_image id=”1″]Facebook ha solo cinque anni ma a guardare la sua crescita sembra dimostrarne molti di più. Il re indiscusso dei social network ha infatti da poco superato quota 200 milioni di iscritti e il fenomeno non sembra arrestarsi.

Non è tutto oro quello che luccica però.

La Commissione Europea ha di nuovo attaccato apertamente la piattaforma creata da Mark Zuckerberg in quanto violerebbe i diritti alla privacy dei suoi utenti. Infatti non sono serviti gli inviti fatti mesi fa dall’UE per oscurare i nome dei partecipanti nei motori di ricerca. A sei mesi di distanza dal primo avviso la Comunità Europea è tornata a fare la voce grossa intimando a Facebook che non tollererà più la presenza nei motori di ricerca dei nomi e cognomi degli utenti, sottolineandone la gravità assoluta nel caso di utenti minorenni.

Inoltre “faccia-libro” si sta infestando cyber-truffe che promettono soldi o opere di bene agli ignari utilizzatori. Basandosi sul passaparola tra amici e colleghi di ufficio le truffe stanno diventando sempre più grandi e pericolose. L’ultimo esempio legato al terremoto in Abruzzo, con tanto di raccolta fondi, è stato a dir poco agghiacciante. In poche ore infatti grazie al passaparola il fantomatico benefattore si è visto inviare sul proprio conto corrente migliaia di donazioni. La polizia postale sta indagando ma i risultati ancora non si vedono.

Sempre più gruppi nascondono proposte false come ricariche gratis per i cellulari o soldi facili su internet, che quasi sempre si rivelano link a siti a pagamento o a catene di “Sant’Antonio”.

Il fenomeno Facebook si sta sempre più allargando e l’attenzione dell’utenza deve necessariamente salire per difendersi da pericolosi raggiri.

Advertisement