[oblo_image id=”2″] Non è detto che una giovane attrice di bella presenza non possa trasformarsi in breve tempo in una regista di successo. Ne è una prova tangibile il lungometraggio, in uscita nelle sale in questi giorni, Diciottanni- Il mondo ai miei piedi. L’autrice, infatti, è la promettente Elisabetta Rocchetti, che qui si cimenta nella doppia veste di attrice e di regista. Già volto abbastanza noto per i ruoli in film importanti come L’amore è eterno finché dura, Il Siero della Vanità e Ti amo in tutte le lingue del mondo, l’interprete cinematografica ha esordito dietro la macchina da presa realizzando i cortometraggi L’ultima seduta e Mi vuoi così?, premiati rispettivamente al Filmfest di Reggio Calabria e ad Etruria Cinema. Diciottanni, comunque, è il suo primo lungometraggio ed anch’esso è stato accolto molto bene dalla critica, essendosi aggiudicato quattro riconoscimenti al XIV Terra di Siena International Film Festival ed essendo stato candidato in concorso per la prossima edizione del R.I.F.F. (Rome Indipendent Film Festival 2011).

Il punto vincente dell’opera è sicuramente quella di aver messo in luce in maniera realistica, con drammaticità e cura riguardo alla psicologia dei personaggi il mondo giovanile attuale, dilaniato dalla noia, dalla solitudine e dalla mancanza di valori autentici. Il protagonista, appunto, è un affascinante ragazzo rubacuori orfano e incapace di amare, al cui fascino nessuna donna sembra poter resistere. Ludovico (Marco Rulli), però, forse perché privato di un riferimento materno, sembra preferire donne molto più grandi di lui, innamorandosi alla fine di una di loro, Giulia (Elisabetta Rocchetti).

Un altro elemento cardine sul quale si fonda tutto il film, non a caso, è la rappresentazione di diverse tipologie di donne mature, accomunate dalla tendenza di cercare conforto in ragazzi molto più giovani per sentirsi meno sole o per sconfiggere la sensazione dell’inesorabile scorrere del tempo. Tra le amanti di Ludovico, ad esempio, ci sono addirittura la madre del suo migliore amico, Luisa (Rosa Pianeta) e la sua professoressa Silvia (Alessia Barela). La prima, lasciata dal marito per una donna più giovane, cerca inconsapevolmente di trovare un po’ di felicità allo stesso modo dell’ex consorte, mentre l’altra è la classica single trentenne insoddisfatta non solo della propria vita sentimentale, ma anche del lavoro di insegnante.

La persona più simile caratterialmente a Ludovico, d’altro lato, è senza dubbio Giulia: una donna che cerca di affezionarsi il meno possibile agli uomini con i quali ha una relazione, spregiudicata, senza mai apparire troppo dura o perfida grazie alla sua autoironia.

L’unica che sembra provare solo affetto e nient’altro per il nostro eroe è Debora (Monica Cervini), moglie dello zio malavitoso che lo ha in affido (G-Max), la quale cerca di consigliarlo come può anche se non riesce a fargli da madre a causa della sua stessa debolezza.

Chi aiuta più di tutti Ludovico a risolvere i suoi problemi è in realtà Luca (Marco Iannitello), l’unico compagno di scuola con il quale l’introverso protagonista riesce a relazionarsi. Messo da parte il rancore per avergli soffiato una sera la fidanzatina (Nina Torresi), sarà proprio lui a riportare quest’ultimo sulla retta via e a farlo integrare con la classe. Il lieto fine, quindi, anche stavolta non si fa attendere, inserito però in un contesto il più possibile crudo e veritiero, in una Roma che si fa sentire solo a tratti (soprattutto nel dialetto di certi personaggi, e molto poco nella scenografia e nelle riprese esterne). Ottima, infine, la scelta del cast nel suo complesso, e in particolar modo di Marco Rulli nel ruolo principale (applaudito di recente anche per la parte, sempre da protagonista, nella commedia parodistica Ti Stramo).

Consigliato a chi ancora pensa che i film per i giovani siano tutti uguali e un po’ scontati: con Diciottanni-Il mondo ai miei piedi dovrà ricredersi!

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