[oblo_image id=”1″]Gintaras Grajauskas è artista poliedrico e versatile, manovra e padroneggia musica e parole, cantante e bassista nel gruppo blues Kontrabanda (con già cinque incisioni in patria) è anche narratore e poeta e potete trovarlo come gran parte dei giovani occidentali su Facebook.
In Italia dalla sua Klapeida (Lituania antica terra del Pan tadues e di Milosz) ci arriva, dopo essere stato ospite della Fiera del Libro di Torino due anni fa, con questo suo “Barricate quotidiane” a cura del prof. Pietro Dini, docente di filologie baltiche all’Università di Pisa.
“Barricate” si mostra da subito interessante, mostrandoci il mondo contemporaneo secondo un poeta baltico che arriva a chiedersi “ cosa c’è nel centro di Internet”, additandolo come “un Nessunluogo” dove “noi abbiamo i nostri indirizzi”aprendo e chiudendo al virtuale in un girotondo lungo un passaggio nell’immediatezza dei nostri tempi.
Umorismo e dileggio non si risparmianonemmeno per i cavalieri, così importanti nella storia lituana (vedi il Granducato di Polonia e di Lituania e le sue battaglie coni cavalieri teutonici) assunti a ridicoli insetti in armatura, pacifismo e rilettura della storia ma attenzione non si tratta di revisionismo ma di uno sguardo ironico e disinteressato.
Neppure un mostro sacro come la tecnologica Playstation o la rassenerante tranquillità di radio Maria si salvano dalla dissacrazione catartica attraverso il verso di questa prosa poetica o di questa poesia prosastica così ben amalgamata in questi versi moderni, futuri classici, del beffardo e triste sapere del poeta, espresso sottotono e alludendo alla vita, strizzando l’occhio al mondo.
Gintaras Grajauskas
Barricate Quotidiane
Parole del mondo
Edizioni Joker
Isbn 9788875361136
Euro 13,5