Tre, due, uno, accensione: è già in partenza la missione The Others Art Fair 2023 che sbarca dal 2 al 5 novembre nuovamente nel Padiglione 3 di Torino Esposizioni con l’obiettivo di portare all’ombra della Mole gallerie come pianeti, pronte a risplendere come astri nascenti per esplorare l’Universo dell’arte contemporanea attraverso uno spazio espositivo cosmico.

Per l’occasione, nasce Countdown: un mese di eventi di avvicinamento alla XII edizione della Fiera, fondata da Roberto Casiraghi e Paola Rampini, per riscoprire e creare sinergie con realtà espositive indipendenti torinesi.

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Countdown è talk, presentazioni ed esposizioni dedicati all’arte in tutte le sue forme, con un calendario di due appuntamenti a settimana diffusi in città, dal 12 al 31 ottobre, grazie alla collaborazione nata con 7 spazi non profit: Otto Finestre, Muta Torino, Nisba Studio, ArtPhotò, Associazione Bastione, IDEM Studio e Il Cerchio e le Gocce.

«The Others è una fiera internazionale, che da Torino guarda al mondo e che si spinge quest’anno fino ai confini dell’Universo ma, allo stesso tempo, non dimentica le sue origini, il luogo in cui si trova – sottolinea Roberto Casiraghiperché è fondamentale mantenere sempre un contatto vivo e diretto anche con le realtà creative più giovani della città».

Ne è un esempio anche la residenza d’artista di un mese a Torino, proposta nella scorsa edizione dal Comitato Piero D’Amore e vinta da Letizia Scarpello. L’artista, giunta a Torino a settembre 2023, ha organizzato la sua ricerca su due livelli differenti, coniugando la produzione in studio, che ha sviluppato sotto forma di disegni e scritture, a quella in dialogo con la città, alternando momenti di documentazione su luoghi di particolare interesse (come edifici abbandonati), a incontri con realtà produttive locali (fra cui laboratori di carpentieri, fabbri, vetrai e tappezzieri). Letizia Scarpello ha così riassunto in un’unica installazione dal titolo Attraverso la sua esperienza più recente, che sarà visitabile a The Others 2023 nei giorni di apertura della fiera al pubblico.

Non manca infatti l’attitudine creativa ed eclettica – da sempre uno degli elementi distintivi della Fiera dal carattere contemporaneo e indipendente – come cortocircuito di un sistema autoreferenziale dell’arte per ricreare una vera e propria “Factory” di realtà emergenti, quale ritrovo privilegiato delle voci più nuove e delle tendenze artistiche più prorompenti.

Per questo motivo, The Others Art Fair 2023 lancia anche un’iniziativa di carattere ludico e unica nel suo genere: l’’InterstellArt Cup”, il campionato di biliardino più partecipato di sempre, che connette giornalisti, galleristi, artisti, curatori e collezionisti per rompere tutti gli schemi e le distanze, incoraggiando nuovi intrecci ed occasioni di incontro. Una scelta alternativa, con la voglia di fare rete, a tratti un po’ corsara, ma che vuol essere costruttiva, e anche un po’ provocatoria.

Al via il Countdown: ecco il programma

Countdown coinvolge spazi espositivi torinesi con un approccio non tradizionale, che si esprimono attraverso i più variegati linguaggi espressivi contemporanei.

Due appuntamenti a settimana, dal 12 al 31 ottobre 2023.

12 ottobre ore 18.30
Otto Finestre – Via Saluzzo 88

Presentazione del Libro “Sangue Muto” di Anna Campanini

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La fotografia, a volte, è un linguaggio che sceglie di tacere. O di parlare a pochi. E lo fa senza dover rinunciare a quel complesso di codici tecnici o visivi che ne tessono la grammatica, ma semplicemente scegliendo di ripensarli. Generato da un episodio di grave sofferenza fisica, Sangue Muto, di Anna Campanini, è un lavoro costruito sul concetto di ineffabilità. Come scrive la stessa autrice: «Questo progetto fotografico nasce da un’esperienza di alcuni anni fa e dai sentimenti che essa ha generato in me. Un’esperienza di soglia/limite, di prossimità alla morte, della quale ho avuto coscienza solo al risveglio. Quando mi sono chiesta come avrei potuto fotografare un soggetto difficilmente trattabile, in un certo senso “invisibile” mi sono rivolta al bosco e da esso ho attinto per estrarre il mio paesaggio interiore. Un tentativo, in ultima analisi, di arrivare à rebours in quel luogo, per quanto indietro nel tempo, dove le cose sembrano inaccessibili».

Il lettore/osservatore è quindi trasportato in un territorio in cui convergono fotografie, enigmi e metamorfosi. Territorio esplorato anche dai testi di Paolo Barbaro (responsabile degli Archivi fotografici contemporanei e agenzie allo CSAC dell’Università di Parma), Laura Manione (storica a critica della fotografia e curatrice del progetto) e Gloria Romanello (storica e sociologa dell’arte presso l’Université d’Aix-Marseille).

Nessuna direzione è indicata: chi approccia a Sangue Muto è sciolto dal vincolo di una comprensione forzata, libero di orientarsi scegliendo di attivare lo sguardo del chirurgo o dello sciamano. Anna Campanini non gli indica l’uscita, né lo obbliga a una permanenza forzata. Si limita ad accettarne la visita e a percepirlo. In stato di veglia. Muta. Come il suo sangue.

13 ottobre ore 18.30
Muta Torino – Via Palazzo di Città

Installazione dell’opera “Soutien” e dialogo con l’artista Vincenzo Zancana.

Soutien (dormiente) è un’opera che riflette sull’equilibrio tra l’ambiente naturale e l’uomo, su come si instaura questo rapporto e sulle conseguenze che esso può avere. Attingendo dal vissuto dell’artista, tramite una ricerca visiva-fotografica, l’opera crea un dialogo tra uomo e oggetto e nello specifico tra abitato e abitante

18 ottobre ore 19
Otto Finestre (2° evento) – Via Saluzzo 88

Presentazione del designer Ilia Potemine.

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Ilia Potemine, designer torinese di origini russe, esplora dal 2011 il design come pratica che combina mondi opposti. Inizialmente il suo lavoro si basa su oggetti unici realizzati a mano con tecniche artigianali, per arrivare a un complesso processo di ricerca e sviluppo che lo porta ad inventare e brevettare tecnologie. I suoi lavori sono stati esposti in gallerie come Dilmos Milano, citati dal New York Times e premiati da concorsi come Wallpaper Design Award.

Per l’occasione il designer parlerà della relazione tra arte, design e tecnologia che porta all’invenzione. Verranno presi in considerazione ed analizzati 3 oggetti che hanno particolarmente segnato il suo percorso. Dal garage alla galleria di design, passando per gli uffici di ricerca e sviluppo delle aziende più importanti di illuminazione.

Due strade divergevano in un bosco ed io presi la meno battuta e questo ha fatto tutta la differenza con questo finale di poesia di Robert Frost si può riassumere lo spirito e la visione del designer inventore.

20 ottobre ore 15
Nisba Studio – Via Po, 25

Esposizione “Rumore Finalmente”.

Nisba Studio presenta opere di grande formato museale, ispirate dal paesaggio urbano e dalle sue contraddizioni. Lo spazio è un osservatorio sulla società contemporanea nato da un’ idea degli artisti GEC e BR1, noti street artist torinesi, e si posiziona come riferimento nel panorama nazionale per quanto riguarda l’urban art italiana ed europea.

Un luogo nuovo, dove si incontrano arte, cultura, politica, con una predilezione verso la street art sperimentale e lo spazio pubblico. È un luogo dove nascono connessioni tra i creatori, il pubblico e la città. Si intrecciano relazioni tra collezionisti, appassionati, visitatori, aziende, amministratori pubblici e privati. Nisba Studio accoglie chiunque.

24 ottobre ore 19
ArtPhotò – Spazio Eventa – Via dei Mille 42

Paesaggi Forse. Talk dell’artista Maurizio Briatta in dialogo con Giada Tamburini. Modera la curatrice Tiziana Bonomo.

Maurizio Briatta, riconosciuto fotografo torinese inserito nel gruppo “Giovani artisti a Torino” prima del 2000, in dialogo con Giada Tamburini, giovane artista che ha da poco concluso una masterclass in Visual Storytelling presso Camera Torino sul significato del Paesaggio. Tiziana Bonomo, curatrice della mostra, investigherà sullo sguardo di entrambi: irrazionale, creativo, contemporaneo.

26 ottobre ore 18
Associazione Bastione – Strada Comunale Val S. Martino Superiore, 27

“Si vede meglio da qui” presentazione del progetto Associazione Culturale Bastione e inaugurazione della mostra personale di Donato Mariano, a cura di Maria Elena Marchetti.

Si vede meglio da qui quale panorama, quale veduta offre uno spazio di scambio e di ricerca collocato ai “margini di una città”? Quali esperienze offre a un pubblico che dal centro della città si sposta sulla collina, per guardarla da un altro punto di vista? Qual è la proposta e l’impegno di uno spazio che promuove realtà artistiche emergenti, nei confronti di una città e di chi la abita?

Relatori: Collettivo Bastione, Antonio Rava, Donato Mariano e Maria Elena Marchetti.

27 ottobre ore 18
IDEM Studio – Via Vincenzo Lancia 4

Inaugurazione “Mescolare bene” a cura di Davide Gambaretto.

Mescolare bene, nuova mostra di IDEM Studio presso lo spazio espositivo di via Lancia 4, presenta opere in aperto dialogo con l’installazione che verrà esposta durante la era di The Others. La mostra, a cura di Davide Gambaretto, avrà come focus la rivisitazione della natura morta, filtrata dallo sguardo pittorico dei tre artisti. Partendo così da un macrocosmo figurativo, si giunge allo svelamento di un micro-cosmo di ricerca artistica personale che è proprio del collettivo IDEM.

31 ottobre ore 17
Il Cerchio e Le Gocce – DOCKS74, via Valprato 68

Ore 17.00 UAT – Urban Art Talks, conferenza sul rapporto tra arte urbana e spazi privati

Ore 18.00 Duetto, Mostra bipersonale degli artisti Giovanni dallo Spazio e Taleggio

Un dialogo intergenerazionale tra professionisti dell’arte urbana. Un momento per confrontarsi sul conflitto di chi, abituato a lavorare nello spazio pubblico, si trova nello spazio privato. Differenze, similitudini e contrasti tra ambiti creativi e lavorativi trasversali.

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