huqqaCirca 350 opere appartenenti alla collezione al-Sabah proveniente dal Kuwait, composta da ben 35.000 oggetti, sono esposte fino al 20 settembre alle Scuderie del Quirinale di Roma.
Si tratta di capolavori rinvenuti in Medio-Oriente e risalenti al periodo pre-islamico, rimasti nascosti fino al 1990 presso il Museo Nazionale del Kuwait a causa della guerra interna al Paese. Finiti gli scontri, fortunatamente è stato possibile recuperare quasi tutto questo inestimabile patrimonio artistico, che tuttora rappresenta una fra le raccolte medio-orientali di maggior valore al mondo.
La mostra è stata organizzata con l’obiettivo di favorire la conoscenza di culture differenti e antiche civiltà, trasportando i visitatori nella Persia di un tempo, per poi passare all’India musulmana dei Moghul, all’Egitto, alla Turchia governata dai sultani, alla Via della Seta e all’Andalusia.
Il percorso espositivo è stato suddiviso essenzialmente in due parti: nella prima si analizzano le influenze delle grandi civiltà rivali a quella nascente islamica (ovvero la cultura tardo antica bizantina, la mesopotamica, l’indiana e in generale la cultura centroasiatica), nonché lo sviluppo di un linguaggio artistico autonomo rispetto a esse. Nella seconda parte, invece, si illustrano le tematiche e le tecniche artistiche islamiche: il rigore formale delle calligrafie, i motivi floreali ripetuti (arabeschi) sulle stoffe e sui tappeti, fino alla rappresentazione degli animali e delle persone per smentire il falso mito dell’iconoclastia islamica.
Per concludere in bellezza, l’ultima sala è stata riservata alle spade e ai gioielli quasi tutti di manifattura indiana, e a un bellissimo esemplare di huqqa, ovvero un serbatoio di pipa ad acqua, di giada bianca, ageminato con motivi floreali in rubini e smeraldi.

Advertisement

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui