Spettacolo che è andato in scena al Teatro Elfo di Milano fino al 22 novembre, Angels in America, Perestroika, seconda parte, è sicuramente una rappresentazione di cui parlare.

Ricco di storia, effetti speciali, dramma contemporaneo, presenza scenica degli attori, riferimenti a problemi sociali, e quel tanto di introspezione e di crudezza che non guastano mai, quando si vogliono analizzare, tramite la fiction, le tante sfumature che muovono gli animi

[oblo_image id=”1″]Sul palco del teatro un’ idea di Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani, direttori dell’Elfo, che hanno scritto una sceneggiatura che prende vita dal famoso best seller degli anni ’80, di Tony Kushner. Si tratta della seconda parte, la prima è andata già in scena due anni fa, che vede nuovamente quali protagoniste le vicende di Joe, Prior, Harper, Belize, Louis, e di Roy M. Cohn l’avvocato conservatore che mandò alla pena di morte i coniugi Rosenberg durante il periodo del Maccartismo. E’ un dramma contemporaneo che affronta il problema dell’AIDS e l’individualità omosessuale, come il finto perbenismo conservatore, messo sul patibolo dal fantasma di Ethel Rosemberg, che accompagna vendicatrice angelica gli ultimi giorni di Roy M. Cohn.

[oblo_image id=”2″]Joe è sposato con Harper ma si innamora di Louis che abbandona Prior per coronare il suo nuovo sogno d’amore, nel frattempo Roy è ricoverato all’ospedale perché ha contratto l’AIDS, malattia che nega a se stesso fingendo di essere malato di cancro al fegato. Siamo negli Stati Uniti durante il periodo di Reagan, l’atmosfera è febbrile e cruda, l’AIDS è la peste del nuovo millennio e un angelo barocco e arrogante scende bellissimo e ingombrante dal cielo ad osservare la caduta all’inferno dei poveri esseri umani, che ovvianoalle loro delusioni con momenti di disperazione e rabbia a altri di lucida e stanca follia. Dice Prior a Louis in un confronto sul loro dramma d’amore: “In te c’è l’idea del pianto e l’idea dell’amore, ma io voglio vedere i veri lividi del cuore”.

ANGELS IN AMERICA
Parte II Perestroika
di Tony Kushner
traduzione di Ferdinando Bruni (edita da ubulibri)
uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani

con Elio De Capitani, Elena Russo Arman, Cristina Crippa, Ida Marinelli, Cristian Giammarini, Edoardo Ribatto, Fabrizio Matteini, Umberto Petranca, Sara Borsarelli
scene di Carlo Sala
costumi di Ferdinando Bruni
video di Francesco Frongia
luci di Nando Frigerio
suono di Giuseppe Marzoli

produzione Teatridithalia/ERT Emila Romagna Teatro Fondazione
con il contributo di Next-Laboratorio delle idee per Oltre il palcoscenico

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