(Adnkronos) – Possono essere accese a distanza, controllate da remoto, possono inviare mail e ricevere messaggi o anche aggiornare in movimento il loro software. Sono le 'auto connesse' del XXImo secolo, definite anche 'smartphone su quattro ruote'. Ma proprio come i cellulari nelle mani sbagliate le automobili possono permettere a malintenzionati (hacker ma anche stalker) di seguire, sorvegliare e intimidire chi è al volante. Un pericolo che riguarda soprattutto le donne e che negli Stati Uniti ha spinto la presidente della Federal Communications Commission, la più alta autorità in materia di tlc, a scrivere alle nove principali case automobilistiche – ma anche agli operatori di rete AT&T, T-Mobile e Verizon – per chiedere interventi a tutela della clientela. In una lettera inviata da Jessica Rosenworcel si sottolinea la necessità di "trovare soluzioni" per tutelare le vittime di abusi dall'uso improprio degli strumenti di connettività presenti sulla maggior parte dei nuovi modelli. "Nessuno dovrebbe essere costretto a scegliere tra rinunciare alla propria auto e lasciarsi perseguitare e danneggiare da qualcuno può accedere ai suoi dati e alla sua connettività", ha affermato la Rosenworcel. Nella lettera inviata a GM, Ford, Honda, Hyundai, Mercedes-Benz, Nissan, Stellantis, Tesla e Toyota si chiedono dettagli sui sistemi di connettività offerti, chiarimenti sulla gestione dei dati di geolocalizzazione e un intervento per arrivare a una 'disconnessione' delle vetture. Sotto la presidenza Rosenworcel, la Fcc ha adottato misure per aiutare le donne sopravvissute alla violenza domestica ad accedere a una connettività sicura e conveniente, spiega la Commissione che ricorda come i dati della National Domestic Violence Hotline mostrano come negli Usa 24 persone al minuto sono vittime di stupro, violenza fisica o stalking da parte del partner per un totale di più di 12 milioni di donne e uomini nel corso di un solo anno. Alcuni casi recenti – ricordava il New York Times – evidenziano come il pericolo di intimidazioni e controlli 'via auto' stia diventando concreto. Esemplare il caso di una moglie che dopo avere abbandonato il marito violento (segnalando gli abusi alla polizia) ha continuato a ricevere sulla sua Mercedes messaggi e indicazioni da parte dell'uomo che, grazie alla suite di servizi online 'Mercedes Me', poteva conoscere i suoi spostamenti e anche seguirla nella sua vita privata. Purtroppo, essendo la vettura intestata al marito, la donna non è riuscita a ottenere la 'disconnessione' se non pagando di tasca sua un tecnico privato che ha disabilitato tutti i servizi, incluso quello di navigazione satellitare e quello di assistenza telefonica in caso di incidente Il nodo è che molti utenti – incluse le vittime di violenze e stalking – non sono consapevoli del livello di connettività e controllo assicurato dai servizi wireless delle auto moderne. Un problema che la FCC intende affrontare, prima che – come spesso succede – sia troppo tardi. —motoriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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Allarme auto connesse, negli Usa FCC chiede aiuto alle case contro gli stalker
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