il balletto spagnoloIn concomitanza con i primi mesi di svolgimento del Giubileo, lo storico Palazzo delle Esposizioni di Via Nazionale torna al centro della scena culturale capitolina grazie a un’importante mostra ospitata al suo interno, intitolata Impressionisti e moderni. Capolavori dalla Phillips Collection di Washington. Questo museo americano di arte moderna ha prestato temporaneamente per l’evento 62 dipinti di sua proprietà, realizzati nel XIX, o nella prima metà del XX secolo, da artisti europei o statunitensi.

Il percorso espositivo segue un ordine cronologico ben preciso, e in pratica ogni sezione è dedicata a una corrente culturale/artistica dell’epoca. Si parte così analizzando le pitture di Goya, Ingres, Courbet, Delacroix e Manet, per poi passare al gruppo degli Impressionisti per eccellenza, ovvero Van Gogh, Cézanne, Degas, Monet o Sisley. Tra i capolavori presenti realizzati nell’Ottocento, una nota in particolare merita Balletto spagnolo (1862), che Edouard Manet ideò per dedicarlo alla compagnia di Mariano Camprubi, di cui faceva parte anche la prima ballerina Lola Melea, musa ispiratrice per una poesia di Baudelaire. Il quadro inoltre riprende lo stile spagnolo non solo nel soggetto, ma anche nella composizione in generale e nella libertà del tocco pittorico: i personaggi sono dispersi e distaccati l’uno dall’altro come spesso si nota nelle opere della scuola di Velázquez, mentre le figure appena accennate sullo sfondo sembrano riprendere le incisioni della Tauromachia di Goya.

Grazie alle pitture di Edouard Vuillard e di Pierre Bonnard, invece, nella rassegna viene ricordato anche il movimento del Simbolismo: entrambi seguaci del gruppo dei Nabis, formatosi nel 1888 sulla base delle lezioni artistiche di Paul Gauguin, i due artisti hanno preferito raffigurare temi di vita quotidiana ma secondo particolari schemi decorativi per non rendere le scene piatte.

Una particolare attenzione viene rivolta con questa mostra anche agli artisti dei primi anni del Novecento, praticamente contemporanei a Phillips quando cominciò a costituire la sua collezione. I visitatori, quindi, potranno ammirare anche i coloratissimi Autunno II (1912) di Wassilij Kandinskij e Composizione (1938-1941) di Jackson Pollock, la Donna con cappello verde (1939) o La camera blu (1901) di Picasso, nonché opere di Henri Matisse, Amedeo Modigliani e tanti altri.

La seconda parte dell’esposizione, infine, si concentra sui maestri americani o europei del secondo dopoguerra come De Staël, Diebenkorn, Gottlieb, Guston e Rothko.

Impressionisti e Moderni. Capolavori dalla Phillips Collection di Washington

Palazzo delle Esposizioni, Via Nazionale 194, Roma

Dal 16 ottobre 2015 al 14 febbraio 2016

Orari: dal martedì alla domenica 10-20; venerdì e sabato 10-22.30 (lunedì chiuso)

Biglietti: 12,50 euro intero, 10 euro ridotto

Sito Internet: www.palazzoesposizioni.it

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