A dieci anni dalla scomparsa di Giorgio Strehler Trieste, sua citta’ natale, dedica una mostra al regista che piu’ di ogni altro ha incarnato e rappresentato il teatro europeo del ‘900. Una retrospettiva intima e personale dell’anima di un artista dalla geniale creativita’.

Da oggi fino al 2 marzo 2008 Palazzo Gopcevich ospitera’ la mostra Strehler privato ideata e curata da Roberto Canziani, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, realizzata dai Civici Musei di Storia ed Arte e dal Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”. Il patrimonio di documenti e oggetti, che trovava posto fino a qualche anno fa nelle case di Giorgio Strehler, a Milano e Lugano, rappresenta un tesoro inedito, che permette un avvicinamento inconsueto al regista e all’uomo.

La mostra scopre uno Strehler confidenziale, per certi tratti addirittura intimo, svelato dai biglietti rinvenuti tra i volumi, dalle lettere inviate e ricevute, dagli oggetti conservati e a lui più cari: il violino della madre, il telegramma che annuncia la morte di Brecht, le fotografie personali, e molti altri ancora. La mostra e’ stata realizzata grazie alla generosa donazione al comune di Trieste di questo patrimonio personale. Andrea Jonasson e Mara Bugni hanno affidato alla città documenti, lettere, fotografie, oggetti del maestro affinché Trieste preservi la memoria di Strehler e la renda accessibile a tutti coloro che hanno passione e interesse per la scena.

La mostra “Strehler privato” sarà corredata da una serie di iniziative che ne animeranno le giornate. L’attrice Sara Alzetta sarà protagonista il 21 dicembre del recital Donne di Strehler. Sergio D’Osmo, scenografo, e Maria Grazia Gregori, critico teatrale, racconteranno Il mio Strehler nella programmazione dei Lunedì del Museo (rispettivamente il 21 e il 28 gennaio 2008). Per ricordare il regista scomparso nel 1997, anche Incontri con attori al Politeama Rossetti.

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