Da venerdì 8 a domenica 10 maggio il Centro Arti Visive Pescheria – Istituzione Comunale Chiesa del Suffragio di Pesaro – ospita la video-installazione Ultima scena di Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti, artisti pesaresi di fama internazionale, per la rassegna TeatrOltre, che si snoda tra Fano, Pesaro ed Urbino.

Tra i maggiori esponenti italiani del cinema di animazione, Carloni e Franceschetti – videoartisti che collaborano con la Societas Raffaello Sanzio – esplorano la potenza dell’evocazione in ciò che sfugge alla volontà di uno sguardo.

La loro video-installazione, Ultima scena, evoca il Cenacolo di Leonardo da Vinci mediante la desolazione di un litorale sabbioso cosparso di resti del passaggio umano; compiono un viaggio in un mondo che va dall’infinito al particolare e viene indagato per mezzo dell’occhio speculativo di una lente attraverso cui osservare ed essere osservati.

[oblo_image id=”1″]Ultima scena presenta un lavoro incentrato sulla visione e sulla percezione di un luogo di passaggio e di transizione, che si materializza in uno schermo inteso come spazio mentale. Lo schermo imprigiona il movimento delle forme nello spazio e nel tempo e funge, quindi, da memoria. Le immagini si condensano e si compenetrano in un susseguirsi di allucinazioni, celebrazioni di archetipi, malinconie ancestrali e frustrazioni, che riassumono il dramma della condizione umana in un macrocosmo perfetto. Immagini fatte di materia rincorrono il vuoto per raggiungere la pienezza, attraversando un inquietante blocco evanescente di metamorfosi ed evaporazioni. I fotogrammi vengono montati secondo un processo mimetico di smaniosa contemplazione e lo sguardo viene guidato lungo una spiaggia alla ricerca della propria consapevolezza di essere parte di ciò che vede.

La desolazione di un litorale sabbioso cosparso di resti del passaggio umano lasciano nello spettatore un’amara sensazione e individua nei rifiuti l’unica fonte di nutrimento. Il tradimento si rivela e trasforma Ultima scena in Ultima cena.

Cristiano Carloni (Fano, 1963) e Stefano Franceschetti (Pesaro, 1966) sono ‘minuziosi artigiani’ delle immagini in movimento, lavorano quasi fotogramma per fotogramma, spesso impiegando tempi molto lunghi, per realizzare filmati in cui il materiale di partenza (un uomo che corre, le onde del mare) viene completamente trasfigurato. Collaborano da anni con la compagnia di teatro di ricerca Socìetas Raffaello Sanzio, celebre in tutto il mondo, e hanno realizzato per conto di quest’ultima sia le numerose videoproiezioni che compaiono negli spettacoli, sia la documentazione in video del ciclo di rappresentazioni TragediaEndogonidia, recentemente pubblicata in DVD.

Ultima scena è stata presentata per la prima volta in forma incompleta alla Biennale di Venezia, sezione Teatro, del 2005.

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