A tavola con la mente
A tavola con la mente

Mangiare nel modo in cui si vorrebbe mangiare a volte sembra davvero complicato. Richiede  forza di volontà, determinazione, fiducia, concentrazione e capacità di ascolto di sé stessi. Questi sono alcuni tra gli ingredienti con cui preparare ogni buon pasto. Selezioniamo con cura i cibi con cui preparare piatti prelibati e sani ma spesso non ci occupiamo di gestire il modo in cui mangiamo. Poco importa quanto siamo attenti e precisi nella selezione degli ingredienti. Quando siamo nervosi, stressati, in ansia per qualcosa che ci preoccupa, tristi o agitati qualcosa del nostro modo di mangiare potrebbe cambiare. Mangiamo in fretta, in modo automatico e disattento, assaporando meno il cibo, e potremo pure pasticciare e mangiare oltre il senso di sazietà. Col risultato di mangiare nel modo per noi meno desiderabile. Come si fa in questi casi? Come si possono mantenere equilibrio e sintonia mentre mangiamo? Molti di noi fanno leva sulla propria forza di volontà, su una forma di autocontrollo o magari pensano a quel senso di colpa che un pasto disordinato susciterebbe poco tempo dopo. Strategie a volte utili, ma che nel tempo costano molta energia mentale e tendono a rivelarsi stressanti e difficili da applicare. Più che parlare di controllo sarebbe sufficiente sospendere per un momento il tempo e concentrarsi su ciò che si sta mangiando. Pur sembrando banale, questa sembra essere tra le strategie più difficili da attuare. E’ molto più facile mangiare mentre facciamo mille altre cose. Guardiamo lo schermo della tv, ascoltiamo il tg, conversiamo, ci arrabbiamo, ci agitiamo, rispondiamo al telefono, pensiamo a com’è andata la giornata e soprattutto a ciò che è andato male, riflettiamo sugli altri impegni che ci aspettano più tardi. Mangiare è tra quelle attività che svolgiamo tutti i giorni. Perché non renderla automatica? Sarebbe sciocco non farlo. E invece, più diventiamo consapevoli di quali sensazioni percepiamo durante il pasto e quali pensieri elaboriamo, più sarà facile capire come entrare nello stato mentale più utile per vivere il momento del pasto come un’occasione per prendersi del tempo, concedersi un po’ di piacere e riappropriarsi dell’energia fisica e mentale necessaria per affrontare la giornata.

Piuttosto che regole e autocontrollo, proviamo a scoprire come cambiano gli atteggiamenti e i comportamenti a tavola prestando maggiore attenzione:

– a liberare la mente da preoccupazioni, tensioni e problemi da risolvere  almeno per il tempo che ci concediamo per mangiare. Prepararsi al pasto è una buona occasione per fare una pausa anche dai pensieri che ci assillano durante il giorno

– alla frequenza del respiro. Se necessario prendiamoci un momento per fare qualche respiro più profondo che alimenti la serenità necessaria a mangiare con calma e a digerire con facilità

– alla postura e al luogo. Per facilitare i comportamenti alimentari che desideriamo attuare è utile prestare attenzione a come stiamo seduti o in piedi mentre mangiamo e al luogo che scegliamo per il pasto

– a cosa ci raccontiamo durante il pasto. Siamo concentrati sul presente o continuiamo a pensare a cosa è successo e a cosa dovrà accadere?

– alle sensazioni a cui prestiamo attenzione. Quanto assaporiamo il cibo che abbiamo nel piatto?

Qualche piccolo dettaglio che se messo in pratica assieme agli altri può rendere molto facile e piacevole mangiare ciò che vorremmo con molta serenità.

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