Guardi, Canaletto, Carlevarijs, Bellotto, Jacopo e Michele Marieschi. E poi James, Fabris, Zanin, Carlo e Giovanni Grubacs, il Maestro di Langmatt, Richter… sono alcuni dei nomi che compongono con le loro opere una panoramica davvero unica del vedutismo veneziano più suggestivo e straordinario del Settecento, dei suoi scorci, dei suoi giochi di colore, delle sue atmosfere incantate.

Si tratta di opere di eccezionale interesse, che in molti casi escono dal circuito chiuso dei ‘salotti buoni’ per la prima volta, per aprirsi al pubblico, dal 21 novembre al 4 dicembre.

Ad aprire le porte, e i caveau, due cultori della materia, protagonisti dello scenario e del mercato artistico internazionale: Ernesto Trivoli, collezionista e nome di spicco nel mondo delle case d’asta internazionali – il cui studio ospita anche la mostra -, e Cesare Lampronti gallerista che, da anni, dal cuore di Londra, osserva, assimila e propone le tendenze del mondo dell’arte.

La mostra è un unicum a livello internazionale, perché non investe un solo pittore, ma fornisce una panoramica complessa che va dal Settecento all’Ottocento con un cospicuo numero di opere.

Capolavori che narrano la meraviglia e l’incanto infinito della città lagunare.

la mostra
L’incanto del vedutismo. Il ‘700 a Venezia
21 novembre – 4 dicembre 2018
lun.-ven., 10.00-19.00

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