[oblo_image id=”3″]Difetto. Parola sconosciuta all’Inter. O meglio, a questa Inter. L’anno che ci ha da poco salutato è stato memorabile per i nerazzurri, che sono prossimi a festeggiare (gufi a parte) nel migliore dei modi il centenario (9 marzo). Vediamo perché iniziando.. dalla fine.
Nemmeno i campioni del mondo del Milan sono riusciti a frenare i cugini dell’Inter. Nell’ultimo turno del 2007 la banda di Mancini ha superato per 2-1 i ragazzi di Ancelotti conquistando il titolo d’inverno con due turni d’anticipo. Nell’epoca dei tre punti a vittoria è successo solo 2 volte, proprio negli ultimi due campionati: nel 2005-06 alla Juve e l’anno scorso alla stessa Inter. Entrambe alla fine vinsero lo scudetto, ma quello bianconero sappiamo poi che fine abbia fatto per le note vicende di Calciopoli.
[oblo_image id=”1″]Non siamo in Argentina dove il titolo invernale è un titolo a tutti gli effetti. In Europa ha soltanto un valore statistico ma, almeno in Italia, è beneaugurate in prospettiva finale. Nei tornei a 20 squadre l’accoppiata è riuscita finora sei volte su otto. L’hanno mancata solo la Juve nel 1946-47 e l’Inter 1950-51. Questa è la quindicesima volta che i nerazzurri si aggiudicano lo scudetto d’inverno. Otto volte nelle quattordici precedenti, ha regalato quello “vero”.
Nelle 37 giornate disputate a partire dal 13 gennaio (le ultime 20 dello scorso torneo e le prime 17 di quello attuale) la squadra di Mancini ha totalizzato 92 [oblo_image id=”4″]punti, ben 22 in più della Roma, seconda nel campionato “solare”, ma unica a potersi vantare di averla battuta (3- 1 a San Siro il 18 aprile). In media sono 2,48 punti ogni 90 minuti, semplicemente impressionante. Mai nessuno, da quando ci sono i tre punti, aveva avuto un rendimento così. Polverizzato il primato precedente stabilito dalla Juve di Capello nel 2005: 93 punti in 39 giornate con una media di 2,38 punti a partita.
L’Inter è, inoltre, l’unica imbattuta in Italia (dalla A alla C) e fra le grandi d’Europa nel nuovo torneo. Con il successo nel derby (il terzo consecutivo dopo la doppietta della scorsa stagione) ha portato a 23 la striscia di risultati utili consecutivi. Dopo la già citata sconfitta subita otto mesi fa in casa con la Roma, ha collezionato 18 vittorie e 5 pareggi.
Addirittura più lunga la sequenza positiva in trasferta: 28 partite. Il più recente ko risale al 30 aprile 2006 ad Empoli quando solo un’autorete di Materazzi a tempo scaduto condannò i nerazzurri alla sconfitta. Poi 20 successi e 8 pareggi.
Grazie al 2-1 sul Milan, l’Inter ha infilato anche la decima vittoria consecutiva fra campionato (6) Champions (3) e Coppa Italia (1). L’ultima squadra che non è riuscita a battere è sata la Juve il 4 novembre (1- 1 a Torino). Mancini ora è ad un solo passo dal record fissato la stagione scorsa quando, tutto compreso, riuscì a vincere 11 partite di fila. In campionato invece, il primato di 17 vittorie consecutive (stabilito la stagione scorsa sempre dai nerazzurri) è ancora lontanissimo.
Dinanzi ai propri tifosi, quest’anno l’Inter si scatena ancor di più. 25 punti su 27 conquistati (8 vittorie e un pari), in gol da 47 partite consecutive. Per la precisione le reti sono 112. Il suo più recente digiuno risale al 9 maggio 2005: 0-0 contro la Reggina.
[oblo_image id=”2″]La nota finale non poteva non essere che dedicata a Julio Ricardo Cruz. Un giocatore da prendere a modello perché, a 34 anni suonati, invece di invecchiare e lasciarsi consumare da un lento ed inesorabile tramonto, sembra migliorare a vista d’occhio. Arrivato in Italia non tanto con la fama del goleador, ma apprezzato invece per il “lavoro di squadra” tanto caro agli allenatori, è diventato da un paio d’anni il cecchino infallibile dell’Inter, quello a cui affidarsi quando servono, ma non arrivano, i gol. Fino a diventare, quest’anno, attaccante titolare al fianco dell’inamovibile Ibrahimovic. Per l’argentino 9 gol nelle ultime 9 partite giocate da titolare. Chapeau.