[oblo_image id=”1″]Vivere a Cuba è per molti un sogno. Spiagge incontaminate, relax, belle donne e quant’altro. Ma esiste una Cuba completamente diversa, dove si fa fatica a d arrivare alla fine del mese e dove la parola ‘libertà’ è un vero e proprio miraggio. Lo sa bene Yoani Sanchez, autrice del libro Cuba Libre. Vivere e scrivere a L’Avana, edito da Rizzoli, curato e tradotto in italiano da Gordiano Lupi. Fondatrice di un blog Generaciòn Y vive a Cuba e da quest’isola descrive un’esistenza impregnata di paura, di propaganda politica senza limiti e soprattutto di restrizioni che minano la libertà persona dell’individuo e la libertà di espressione.

Yoani racconta come è difficile riuscire ad avere accesso ad internet e pubblicare un post, di come sbarca il lunario facendo la giuda non autorizzata ai turisti. Racconta con quanta difficoltà riesce a fare la spesa mettendo nelle due tasche della giacca due tipi di moneta, i dollari e i pesos convertibili. Mercato nero che si mescola alla quotidianità, legalità forzata e illegalità che permette la sopravvivenza. Un regine comunista, quello della famiglia Castro che etichetta Yoani come sovversiva, pronta a minare il regime. Il silenzio delle informazioni è assordante ma la gente non dorme: cerca i modi più assurdi per avere accesso ad una connessione. La gente vuol sapere, desidera documentarsi perché stanca di questo senso di fame cronica, stanca di aver paura di farsi curare in ospedali fatiscenti e senza il minimo rispetto per le norme sanitarie. La Sanchez non fa polemiche o affronta a muso duro il regime prima di Fidel ora di Raul Castro. Racconta semplicemente ciò che vede, la realtà nella quale immersa e le difficoltà che una cittadina e ancor prima madre e moglie deve affrontare quotidianamente. Un interessante viaggio nella Cuba che non viene fotografata per cartoline o souvenir per turisti.

Yoani Sanchez
Cuba Libre. Vivere e scrivere a L’Avana
Rizzoli editore
17 euro
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