Uber
Uber

Si chiama Uber , permette di prenotare un’auto con conducente grazie ad un’applicazione sullo smartphone. L’idea di Garrett Camp e Travis Kalanick ha subito incontrato il favore del pubblico e da San Francisco si è estesa in 80 Paesi nel mondo. Recentemente, ha fatto il suo ingresso anche in Italia – a Milano e Roma – e si è alzato subito un polverone di polemiche. Perchè Uber è a tutti gli effetti il peggior incubo dei tassisti: una concorrenza sleale secondo i portavoce della categoria che si sono affrettati a chiedere un incontro con le istituzioni. Uber è leggermente più caro ma la modernità del servizio e la praticità dell’applicazione fanno sì che un numero sempre maggiore di avventori ne venga attratto. Per i tassisti, si tratta di un competitor scorretto che non rispetta le normative precostituite e chiedono una maggior tutela in un momento in cui la crisi faceva già sentire i propri tentacoli.

Proprio la semplicità e l’interattività sono le armi migliori di Uber : un clic per prenotare la corsa, pagamento con carta di credito e l’opportunità di esprimere un giudizio sul servizio ricevuto. Non è un caso che le azioni dell’applicazione si siano rapidamente impennate e che anche un colosso come Google abbia fiutato l’affare. Nella puntata di mercoledì 21 Maggio, Le Iene Show si occuperanno di questa spinosa diatriba cercando di dare spazio alle motivazioni di entrambi i contendente. L’inviato Andrea Agresti “simulerà” il servizio di Uber fingendosi un conducente di queste nuove auto al servizio dei clienti. Le polemiche sono destinate ad aumentare e anche all’estero la contrapposizione tra chi applaude alla nuova opportunità e lo schieramento degli scettici che parlano di concorrenza sleale, è molto forte. Molto diverse anche le disposizioni applicate nei Paesi stranieri oscillando dalla permissività totale al divieto per Uber passando per i provvedimenti cautelari a favore dei tassisti tradizionali.

Uber , il servizio di taxi alternativo al centro del servizio de Le Iene Show del 21 maggio con l’inviato Andrea Agresti
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