[oblo_image id=”1″] La realtà che abbiamo davanti ai nostri occhi non sempre è veritiera, a volte cela sottili segreti che si possono solo immaginare. Ma che cosa succederebbe se potessimo vederli? Se potessimo davvero, dietro ad un’immagine, scoprire la realtà che nasconde? Dare nuova vita a immagini che non si potevano vedere a occhi nudo, che si potevano solo ipotizzare. Così si presenta la mostra di Maurizio Marcato, smARTfun. I soggetti protagonisti prendono vita e danno nuovi scenari nel mondo della fotografia.

“Ispirato più dagli spaziche dagli ingombri ho lasciato esplorare ad una bimba questo mondo tra il realee il virtuale che contamina gli oggetti domestici con la forza rigenerante della natura. Coesiste unasemplice immagine di un immaginario prodotto contaminato con l’imbarazzo della bimba disorientata dall’assenzavirtuale di oggetti raccontati come in un gioco. Siamo poveri, fiacchi, privi di senso senza ilracconto di una bimba che ci conduce per mano in una silenziosa domanda che ci porta lontano da questostesso luogo a rigenerare le possibilità di sviluppare una ricerca orientata.Unlinguaggio che nonsupportato da uno  smartphone è ancorapiù incomprensibile del caos o del silenzio“(Maurizio Marcato)

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