Sciame meteorico delle Perseidi - Stelle cadenti San Lorenzo
Sciame meteorico delle Perseidi – Stelle cadenti San Lorenzo
Sciame meteorico delle Perseidi, il vero nome delle Stelle cadenti San Lorenzo

C’è un momento speciale dell’anno in cui tutti ci sentiamo astronomi o poeti. O entrambe le cose insieme. E’ la notte di San Lorenzo, la notte delle stelle o dei desideri parafrasando una canzone di successo di Jovanotti. Non importa se non si hanno conoscenze scientifiche: le stelle sono democratiche e si fanno ammirare anche dagli occhi dei meno esperti, anche tra coloro che non sanno che il nome più appropriato del fenomeno è sciame meteorico delle Perseidi. E poi c’è qualcosa di magico nell’attesa di vedere una stella cadente e nell’esprimere un desiderio al suo passaggio. Una tradizione che rimane immutata sino ai nostri giorni per due ragioni molto semplici. Non c’è niente che sia bello come sognare e sognare non costa nulla neppure in tempi di crisi. Pazienza, se uno non ha avuto l’accortezza di leggere la poesia di Giovanni Pascoli, anche l’ignaro ha la possibilità di guardare il cielo, rimanere incantato e tornare a casa con la fiducia che la propria speranza venga accolta.

Non mancano i rituali che cambiano di luogo in luogo, da quelli condivisi a quelli individuali per rendere propizio lo sciame meteorico delle Perseidi: l’unica regola è che non ci sono regole per sognare. In Romagna sono celebri i sette bagni che reclamano di entrare in acqua sette volte per ottenere altrettanti doni: Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà e Timore di Dio.

E se qualcuno volesse dare una rinfrescata ai versi del poeta, c’è sempre tempo di farlo…

X Agosto ( Notte di San Lorenzo )

San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.

Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.

Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.

Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.

E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!

Stelle cadenti San Lorenzo : tra poesia e scienza, un’occasione per sognare con lo sciame meteorico delle Perseidi
Advertisement

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui