
Questa mattina, durante la prestigiosa cornice del Prix Italia 2024 a Torino, è stata presentata la nuova fiction RAI Questione di Stoffa, che entra a far parte del celebre ciclo Purché finisca bene, una raccolta di storie che ha già conquistato il pubblico con ben 21 episodi. Sul palco, tra gli applausi dei presenti, brillavano i protagonisti Kabir Bedi, icona televisiva per il suo ruolo cult di Sandokan, e il talentuoso Pierpaolo Spollon, volto amatissimo della fiction italiana.
La trama di Questione di Stoffa si dipana tra le vie di una tranquilla cittadina veneta, in cui tradizione e modernità si scontrano e si fondono in una storia che porta alla luce non solo le dinamiche familiari, ma anche l’importanza del confronto tra culture diverse. Al centro della vicenda c’è Matteo, interpretato da Spollon, un giovane disegnatore con il sogno di pubblicare una graphic novel, ma che, per senso del dovere, lavora nella sartoria di famiglia, la storica Mampresol. A gestire la sartoria insieme a lui ci sono il padre Orlando, un sarto rigido e testardo, e la nonna Mina, autentica anima dell’impresa. La routine familiare viene sconvolta quando nella stessa via apre la “Deepti’s Taylor”, una nuova sartoria gestita da una famiglia indiana appena stabilitasi in città: Dev, sua sorella Rani, e lo zio Ramesh.

È proprio qui che la storia prende una svolta inaspettata. L’incontro tra Matteo e Rani, interpretata da Beatrice Sandri, diventa il punto di partenza per un viaggio emotivo e personale per entrambi i protagonisti. Matteo, pur essendo un ragazzo introverso e legato ai propri doveri, scopre in Rani la forza e il coraggio che a lui mancano per seguire le sue passioni. Dall’altra parte, Rani, forte delle sue radici indiane e della sua formazione accademica in moda, è determinata a portare avanti la sartoria dello zio, nonostante le aspettative familiari che vorrebbero per lei un futuro diverso, legato a un matrimonio vantaggioso.
A rendere la trama ancora più avvincente è il conflitto tra le due famiglie, che inizia a consumarsi non solo a livello personale ma anche professionale. Orlando, interpretato magistralmente da Nicola Pannelli, decide di combattere fino all’ultimo per salvare la sartoria di famiglia, anche a costo di utilizzare mezzi poco onorevoli. Mentre la concorrenza tra le sartorie si intensifica, Serena Ravagnin, interpretata da Clotilde Sabatino, cliente esigente e aspirante stilista, decide di passare dai Mampresol ai Khumar, attratta dalle vivaci stoffe esotiche di Rani e Dev. Questo tradimento scatena una serie di eventi che culminano nel sabotaggio degli abiti di Serena da parte di Orlando, il quale introduce un tappeto tarmato nella sartoria rivale, rovinando i vestiti destinati alla sfilata.
Ma come in ogni favola che si rispetti, Questione di Stoffa non parla solo di rivalità e scorrettezze, ma anche di crescita personale e di incontri che cambiano le vite. La frase chiave, che risuona più volte nella storia, è che le vite sono come stoffe preziose: con abilità e pazienza, è possibile sbrogliare, ricamare e tagliare qualcosa di nuovo e sorprendente. Questo messaggio universale, che invita a vedere le difficoltà come opportunità di crescita, è il filo conduttore che lega i vari personaggi e le loro vicende.

Kabir Bedi, che nel ruolo dello zio Ramesh porta in scena tutta la sua saggezza e pacatezza, è il vero contrappeso alla tensione crescente tra le famiglie. Ramesh non vede nel cambiamento una minaccia, ma una possibilità di arricchimento. Le sue massime e i suoi consigli saggi sono fondamentali per riportare la calma nei momenti di maggiore conflitto, diventando così una figura paterna non solo per Dev e Rani, ma anche per lo stesso Matteo.
Il percorso di crescita dei protagonisti passa, quindi, attraverso l’accettazione di sé e delle proprie passioni. Matteo, grazie all’amore e all’esempio di Rani, trova il coraggio di affrontare il padre e di seguire finalmente il suo sogno di diventare disegnatore. Orlando, d’altro canto, deve fare i conti con le sue insicurezze e con la necessità di lasciare spazio ai cambiamenti, accettando che il figlio scelga una strada diversa dalla sua.
La regia, che alterna momenti di tensione a scene più leggere e romantiche, ha voluto sottolineare il lato favolistico della storia anche attraverso l’ambientazione. Le riprese si sono svolte nei suggestivi canali di Treviso, con i riflessi pastello delle sue acque, e nei magnifici scenari delle architetture palladiane di Vicenza. Tra le scene più iconiche, spicca il duetto tra Orlando e Serena Ravagnin, un momento che, pur nella sua comicità, segna una svolta importante nella trama.
Il film, come evidenziato anche dalla nota di regia, è una favola moderna in cui l’amore, come nelle migliori storie, riesce a superare le barriere culturali e familiari. Questo tema, sempre attuale, si inserisce perfettamente nel filone di storie positive e sentimentali che caratterizza il ciclo Purché finisca bene” una collezione di episodi che ha saputo conquistare il cuore degli spettatori italiani e che con Questione di Stoffa aggiunge un nuovo tassello.
Con questa fiction, la RAI continua a esplorare il tema dell’incontro tra tradizione e modernità, tra culture diverse, ma sempre con un tocco di leggerezza e di ottimismo. Questione di Stoffa, grazie alla sua trama avvincente e ai suoi personaggi ben caratterizzati, promette di diventare un altro grande successo del ciclo Purché finisca bene, portando sul piccolo schermo una storia che, con delicatezza e ironia, parla di crescita, di cambiamento e di amore.
Presentato al TV8 di Torino in occasione del Prix Italia 2024, Questione di Stoffa, la cui premiere sarà questa sera sempre nell’ambito dell’evento torinese, si prepara a incantare il pubblico italiano, grazie a un cast eccezionale e a una regia attenta ai dettagli. Kabir Bedi e Pierpaolo Spollon, già molto amati dal pubblico, hanno saputo dare vita a personaggi autentici e pieni di sfumature, rendendo questa storia un’avventura emozionante e appassionante.
Le vite sono come stoffe preziose: con abilità e pazienza, è possibile sbrogliare, ricamare e tagliare qualcosa di nuovo e sorprendente. Con questa riflessione, che Matteo condivide alla fine del suo percorso, la fiction ci ricorda l’importanza di prendersi cura delle nostre vite e dei legami affettivi che le orientano. Un messaggio che, attraverso il racconto di Questione di Stoffa, arriverà dritto al cuore degli spettatori che potranno vederlo su Rai 1 domenica 10 novembre 2024 in prima serata.