[oblo_image id=”1″]Dagli ipocondriaci clienti di una farmacia alle responsabilità di una massaia, dall’ossessione per la pulizia alle moderne tecniche di ibernazione: molte e diverse sono le tematiche affrontate in “Ordinaria Magia: storie di vera verità”, opera prima di una giovane scrittrice torinese Angela Astolfi.
Un libro multiforme, come multiforme è la quotidianità che ci circonda. A fare la differenza però è quel gusto dell’assurdo che l’autrice deve aver mutuato dall’esperienza teatrale e personale. Come un’alchimista la Astolfi ci introduce in un mondo apparentemente estraneo, alieno, ma che finiamo inevitabilmente col riconoscere nostro.
Tristezza, gioie, dolori, nevrosi, malanni: è la quotidianità che Angela pian piano ci propone, mascherata da una sottile coltre d’ironia sapientemente dosata. Lei, farmacista professionista, legata all’arte dalla passione oltre che da un talento indiscutibile, ci regala un libro da leggere quasi come fosse un’istallazione teatrale.
Da oltre 10 anni infatti l’autrice si occupa attivamente di teatro, la cui eco stilistica è facile ritrovare nell’impostazione descrittiva e dialogica del libro. Diviso in 10 racconti, “Ordinaria Magia” edito dal gruppo Albatros-Il filo, offre al lettore momenti divertiti, ma regala anche spunti riflessivi e malinconici affrontati con naturale ilarità in un mix di sentimenti contrastanti.
Ed è proprio questo a farne un libro adatto a diverse aspettative di lettura, da sfogliare con leggerezza e un pizzico di… magia.