[oblo_image id=”1″]La storia è cominciata a maggio del 2007 a Bergen, una città della Norvegia occidentale. Un ladro in fuga, sorpreso durante il furto in un appartamento, è stato seguito e fermato da Casper, un pastore belga in servizio.

Nel tentativo di fuga, il ladro ha cominciato a picchiare l’animale con calci e pugni. Nonostante ciò, il valoroso difensore della legge è riuscito a trattenerlo fino all’arrivo dei colleghi bipedi che lo hanno arrestato.

In seguito all’arresto l’uomo è stato accusato non solo di furto, ma anche dell’aggressione ad un ufficiale di polizia. Il tribunale di primo e secondo grado ha respinto l’accusa, affermando che essa si può riferire solo ai poliziotti appartenenti alla specie umana.

Ma la “High Court” ha rinviato la causa al tribunale di grado inferiore, insieme alle istruzioni sulla corretta interpretazione della legge. “Ricorrere alla violenza contro un cane poliziotto mentre svolge un servizio pubblico ricade sotto l’articolo 127 del codice penale che riguarda la tutela degli agenti in servizio”.Finora non è stata fissata nessuna data per un nuovo processo nel tribunale di grado inferiore, mentre l’accusato rischia fino a tre anni di reclusione.

Nell’intervista rilasciata al più popolare giornale norvegese “Verdens Gang”, il Procuratore Elisabeth Deinboll ha detto: “I cani poliziotto rispondono agli ordini degli agenti di polizia, perciò la violenza nei confronti di un cane è uguale alla violenza nei confronti di un funzionario”.

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