Dal 6 al 29 giugno Napoli ospiterà la prima edizione del Napoli Teatro Festival Italia, rassegna internazionale promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali con il sostegno della Regione Campania, della Provincia e del Comune di Napoli. La direzione artistica è affidata per il triennio 2008-2010 a Renato Quaglia, per otto anni a capo della macchina organizzativa della Biennale di Venezia nei settori della danza, della musica, del teatro, delle arti visive e dell’architettura.

[oblo_image id=”1″]La manifestazione, che coinvolgerà 15 paesi, mettendo in scena 200 rappresentazioni, 38 debutti, 2000 artisti e 9 lingue parlate, è il punto di partenza dell’ambizioso progetto che la Fondazione Campania dei Festival, presieduta da Rachele Furfaro, si propone di realizzare per fare di Napoli un laboratorio di produzione artistica all’avanguardia. L’aspetto che maggiormente caratterizzerà il Festival sarà infatti la capacità di produrre, finanziare e creare spettacoli e nuovi testi per il teatro. In tal senso, i numeri della prima edizione parlano chiaro: saranno presentate 17 opere ideate per il Festival, 29 spettacoli sui 40 in programma prodotti o coprodotti, 14 testi originali commissionati dall’organizzazione.

Altro perno dell’attività del Festival è la forte connotazione internazionale, come testimonia la costituzione della prima Compagnia teatrale europea, composta da attrici, attori e professionisti del teatro provenineti da sette diversi paesi dell’Unione Europea. A dirigere la compagnia sarà ogni anno un regista diverso (per il 2008 il ruolo spetterà ad Annalisa Bianchi e Virginio Liberti). Una scelta di apertura che trova espressione nei rapporti di collaborazione instaurati con diverse aree del mondo, dal Festival di Singapore in Oriente, a quello di Manchester nel Regno Unito, da Santiago del Cile in America Latina a Sibiu in Romania e Almagro in Spagna. L’edizione 2008 prevede l’avvio di un progetto di collaborazione con il Théatre de la Ville di Parigi e con il Teatro Nacional Dona Maria II di Lisbona, che oltre alla presentazione di Tanto amor desperdicado, diretto da Emmanuel Demarcy-Mota, darà vita a laboratori ai quali prenderanno parte artisti delle tre città. L’idea di reciprocità, di crescita nello scambio, non riguarda solo culture differenti ma anche il rapporto tra innovazione e tradizione (parti del programma sono dedicate al Settecento napoletano) e tra teatro ed espressioni artistiche che presentano elementi di teatralità, musica, danza, arti visive.

Il Napoli Teatro Festival Italia sarà inoltre il primo festival in Europa ad essere animato da una forte sensibilità ecologista: utilizzerà solo energia fotovoltaica, autoprodotta, per il proprio funzionamento.

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