[oblo_image id=”1″]Napoli, come centro di multiculturalità, partendo dall’infanzia. E’ quanto propone l’associazione culturale “Instytut dla Polonii (Istituto per la Polonia), la cui Presidentessa, la giornalista Anna Smolinska, di nazionalità polacca, si dichiara soddisfatta. Grande successo ha infatti riscontrato la prima edizione della “Festa del bambino”, tenutasi il giorno 1° giugno – data in cui ricorre la Giornata Universale del Bambino – presso la Villa Comunale di Napoli, grazie al patrocinio morale sia del Comune di Napoli che del Comitato UNICEF Campania. Tale momento segna l’apertura delle Istituzioni al tema dell’intercultura e dell’integrazione, come dimostrato dalla presenza del Presidente del Consiglio del Comune di Napoli, Leonardo Impegno – col cui saluto è stata aperta la manifestazione – nonché dell’Assessore alla Pubblica Istruzione, Gioia Rispoli, i quali hanno accolto con grande passione tale invito. Fatto non trascurabile, se si considera che – secondo i dati ISTAT – su ben tre milioni di abitanti nella provincia di Napoli, ben sessantamila sono immigrati. Gradito ospite è stato infine l’associazione Protezione civile V.E.R. Centro Beta di Afragola.

La giornata ha avuto due momenti: nella prima fase, l’intervento dei rappresentanti delle istituzioni nonché di Margherita Dini Ciacci, Presidente del Comitato regionale UNICEF; nella seconda, interamente dedicata ai bambini, gli unici veri protagonisti di tale iniziativa, vari giochi di animazione, concorsi di disegno e giochi di squadra, grazie alla presenza di numerose volontarie. Un evento potremmo dire all’insegna della diversità, dove centocinquanta bambini erano di nazionalità non solo polacca o italiana, ma d’oltreoceano.

[oblo_image id=”2″]Enorme è stato l’afflusso dei napoletani (si registrano oltre duecentocinquanta persone), come manifesta l’enorme entusiasmo che si sentiva nell’aria. Uno scenario stupendo, quello della Villa Comunale, la cui storia affascina ogni turista. Qui, per oltre un kilometro di alberi secolari, quali lecci, pini, palmi ed eucalipti, varie culture e tradizioni si sono amalgamate in un tutt’uno, costituendo, anche solo per un giorno, un’unica grande famiglia, tra le due piazze più amate del capoluogo partenopeo: piazza Vittoria e piazza della Repubblica. Davvero singolare il ridare a giardini, un tempo luogo di rappresentazione del fasto voluto da Ferdinando IV di Borbone nonché di Carlo Vanvitelli, tale significato. Dalla monarchia alla repubblica, dal patriottismo alla multiculturalità.

E’ quanto emerge anche dall’intervista ad Anna Smolinska, la quale si sente “europea” ancorché prima che polacca. Ciò che affascina particolarmente è la struttura dell’Istituto per la Polonia: costituitosi solo nel febbraio 2010, per volontà della sopracitata presidentessa, si avvale della preziosa presenza dei due consiglieri Francesco Di Marzo e Agniezska Folcik, persone dall’elevato valore morale, che credono nell’infanzia, quale origine dello sviluppo di ogni Popolo. Tale associazione si pone infatti lo scopo di essere un punto di riferimento per la comunità polacca e si prefigge di favorire il loro inserimento socio-culturale in Italia, nonché di far conoscere questa cultura così piena di significato anche agli Italiani.

L’Istituto Nazionale per la Polonia ha infatti inaugurato il suo anno sociale mediante una fiaccolata, a Casal di Principe, in memoria di vari connazionali e per l’addivenire ha in programmazione altri eventi di sensibilizzazione nella provincia di Napoli.

Non resta altro che unirsi a tale nobile intento.

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