L’ultimo ricordo che abbiamo di Rafael Nadal è la finale degli Australian Open 2014, dove è stato sconfitto dallo svizzero Stanislas Wawrinka. Era un Nadal visibilmente sofferente, per la prima volta dopo tanti anni quasi rassegnato alla sconfitta. Per un osso duro come lui, che ha fatto del carattere indistruttibile la sua arma vincente, sembrava quasi l’inizio di un declino della sua carriera.
Ma Rafa Nadal ha deciso di riprovarci e di riprendere la stagione sulla superficie che ama di più in assoluto: la terra rossa, in questo caso di Rio de Janeiro, dove affronta la prima edizione di un torneo che da quest’anno entra nel circuito ATP. Ed è un buon banco di prova per lo spagnolo, visto che il torneo assegna 500 punti al vincitore. Vedremo subito se è tornato competitivo e se potremo vedere un nove nel suo palmares, accanto al torneo Roland Garros: quello che si gioca sulla terra rossa di Parigi, quello in cui Nadal ha scritto la storia del tennis.
Il maiorchino ha dichiarato di sentirsi felice e motivato, per cui affronterà il torneo di Rio de Janeiro consapevole delle sue non ottimali condizioni fisiche, ma pronto a raccogliere ogni sfida, cercando di vincere più incontri possibile. E sulla carta i suoi avversari sono abbordabili: David Ferrer, Fabio Fognini, Tommy Robredo, Nicolás Almagro, Marcel Granollers, Juan Mónaco, Pablo Andújar. Gli unici che potrebbero impensierire lo spagnolo il nostro Fabio Fognini (che sta attraversando un momento di grande forma, fisica e mentale) e David Ferrer, che ha battuto il maiorchino nell’ultimo Master 1000 di Parigi, che si è tenuto lo scorso novembre.
Ma più che gli avversari, Nadal in questo momento deve temere sé stesso: durante la sua conferenza stampa in Brasile ha dichiarato in effetti di non aver toccato la racchetta per due settimane dopo l’Australian Open e di essere preoccupato di come reagirà la sua spalla in campo. Dichiarazioni non del tutto ottimistiche insomma, ma che potrebbero essere la solita pretattica di Nadal: da buon campione di poker (Nadal è testimonial del sito PokerStars) è possibile che stia come al solito bluffando sulle sue condizioni fisiche, per poi sbaragliare come al solito i suoi avversari sul campo.
Ed in effetti punta lo sguardo oltre il torneo di Rio de Janeiro e pensa già alle Olimpiadi brasiliane del 2016, che rimangono il suo obiettivo principale: mancano ancora due anni e mezzo, ma vuole ritornare competitivo, per rifarsi delle Olimpiadi di Londra, cui ha dovuto rinunciare per una tendinite acuta.
Nadal ritrova il sorriso: pronto a tornare nell’Atp di Rio de Janeiro pensando alle Olimpiadi del 2016