[oblo_image id=”1″] Fabio Capello ha definito l’urna di Nyon come diabolica. Di sicuro si può scomodare l’adagio secondo cui se la fortuna è cieca, la sfiga ci vede benissimo. Nella vigilia del sorteggio, si è cercato di esorcizzare lo spauracchio d’oltremanica sottolineando i rischi di un doppio scontro con le inglesi. Ed invece proprio gli squadroni della Regina saranno i prossimi avversari negli ottavi di Champions per Juve, Inter e Roma. I nerazzurri temevano che fosse arrivato il momento di pagare il conto per un girone eliminatorio condotto al piccolo trotto. Ma affrontare il Manchester United campione in carica è una punizione forse fin troppo severa. Come sempre, Josè Mourinho ha spiazzato tutti dichiarandosi felice per il sorteggio: sfidare i migliori garantisce stimoli particolari. Sarà anche vero, tuttavia gran parte del popolo nerazzurro avrebbe preferito posticipare lo scontro con i red devils in una fase più avanzata della competizione. Con lo stesso ottimismo, la Roma ha accolto l’abbinamento con l’Arsenal. Luciano Spalletti si è detto soddisfatto pregustando due gare dall’alto contenuto spettacolare tra due compagini che parlano lo stesso linguaggio calcistico. Il divertimento è assicurato, la qualificazione meno. Per la Juve, sembra appropriato dire che quando non piove, grandina. I bianconeri sono usciti brillantemente dalla sabbie mobili del girone più ostico della Champions conquistando il primo posto. Il successo del Bernabeu non è però servito per trovare un avversario morbido negli ottavi. Tra le possibili rivali che potevano toccare in sorte alla Vecchia Signora, il Chelsea è la più temibile. Soprattutto, perchè per febbraio recupererà la spina dorsale della squadra: Terry, Essien e Drogba.

Gli scommettitori non hanno perso tempo stilando già le quote relative al passaggio del turno: in tutte le sfide, i club inglesi godono del favore del pronostico. Non si tratta di esterofilia, sono le indicazioni del campo a creare diffidenza verso le compagini nostrane. La Premier League negli ultimi anni ha scalzato la Serie A come miglior campionato europeo. Più soldi da investire nel mercato, contratti televisivi più vantaggiosi, stadi pieni. Questi i segreti del boom del calcio inglese. E i risultati della passata edizione di Champions sono eloquenti. Le squadre d’oltremanica sono state eliminate solo in scontri fratricidi: le altre d’Europa sono state spazzate via. Di sicuro, le italiane venderanno care la pelle e in gare secche è sembre possbile ribaltare le previsioni della vigilia. Ma tornano in mente le parole di Nereo Rocco, l’allenatore a regalare la prima Coppa Campioni al calcio italiano nel 1963. A chi gli augurava prima di una gara “vinca il migliore” rispondeva deciso: “Sperem de no!” 

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