impressionisti 1Avvalendosi del sodalizio stretto ormai da tempo con il Musée d’Orsay di Parigi, il Complesso del Vittoriano ha potuto allestire una mostra comprendente le opere di celebri impressionisti, ceduti temporaneamente proprio dal sito culturale francese.

Dal Musée d’Orsay Impressionisti. Tête à tête raccoglie oltre sessanta capolavori, tra sculture e dipinti, realizzati nella seconda metà dell’Ottocento da Edouard Manet, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Frédéric Bazille, Camille Pissarro, Paul Cézanne, Berthe Morisot, Auguste Rodin e tanti altri illustri rappresentanti del movimento artistico.

Dal tipo di ambientazioni, dai raffinati abiti e dalle sembianze in generale delle persone raffigurate nei quadri, si intuisce quale fosse l’atmosfera che si respirava in quegli anni nella Capitale francese, divenuta una metropoli moderna e all’avanguardia in diversi campi. La fine dell’Ottocento, infatti, fu un periodo rivoluzionario non solo per il settore industriale ma anche per quello artistico, poiché con l’avvento dell’Impressionismo decaddero definitivamente le regole seguite dalla cosiddetta “arte da Salon”. Da quel momento in poi l’obiettivo principale dei pittori divenne quello di fissare sulla tela la fugacità degli avvenimenti e ciò che notavano di particolare attorno a loro.

Ecco quindi Manet rappresentare con Il Balcone (1890) amici borghesi di allora insieme alla collega pittrice Berthe Morisot, tutti in una posa immobile come se fossero persi in un sogno interiore.impressionisti 2 Fra i pittori appunto era una consuetudine ritrarsi l’un l’altro: un altro esempio da questo punto di vista ce lo offre Bazille con il suo Ritratto di Renoir (1867), immortalato ancora giovane con un atteggiamento sfrontato e un piede poggiato su una sedia. Dello stesso autore risente invece di influenze pre-impressioniste L’abito rosa (1864) dal momento che, sebbene esso sia stato ideato “en plein air”, i contorni della figura femminile sono molto definiti e viene accentuato un contrasto tra lo sfondo e il primo piano con un uso sapiente della luce, proprio come suggerivano gli insegnamenti della scuola di Barbizon.

Altrettanto seducenti, anche se in maniera differente, sono le donne ritratte nei quadri di Renoir, e attorniate spesso da ombre colorate o da fiori di cui pare sentire addirittura il profumo. Un mondo variopinto è anche quello in cui si ritrovano immerse le ballerine di Degas, attraverso le quali egli cercò di cogliere l’immediatezza di un gesto e di sperimentare nuovi tagli compositivi.

Per documentarsi maggiormente sulle opere proposte in tale rassegna, si rimanda al catalogo dell’esposizione edito da Skira.

Dal Musée d’Orsay Impressionisti. Tête à tête

Complesso del Vittoriano – Via S. Pietro in Carcere

Dal 15 ottobre 2015 al 21 febbraio 2016

Da lunedì a giovedì: 9:30 – 19:30;

venerdì – sabato: 9:30 – 22:00;

domenica: 9:30 – 20:30 (ultimo ingresso un’ora prima)

Biglietto: intero 12 euro; ridotto 9 euro

Sito internet di riferimento: www.comunicareorganizzando.it

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