Grace ama Grace , già a dirlo fa un certo effetto, perchè sembra strano innamorarsi di qualcuno che porta lo stesso nome. E’ quello che viene raccontato nel documentario The love part of this di Lya Guerra che ripercorre quarant’anni di storia americana raccontandone contraddizioni e cambiamenti della società attraverso il legame tra due donne che scoprono come l’iniziale amicizia sia colorata da altre tinte. E’ il racconto di un amore travolgente che supera paure, pregiudizi, barriere per esplodere in tutta la sua forza. Non è stata neanche una scelta perché non ci sarebbe stato comunque modo di limitare un’alchimia così perfetta. Grace e Grace lasciano le rispettive famiglie per costruirne una allargata e parlando il linguaggio dell’amore vengono accettate anche dagli altri che capiscono come non ci sia mai nulla di male in due persone che si vogliono bene. Grace ama Grace come fosse un palindromo letterario: una vittoria del movimento femminista che lotta per difendere i propri diritti senza strumentalizzazioni. Come mostrato nel servizio de Le Iene c’è poco da aggiungere all’espressività di occhi che raccontano ciò che è successo senza rimpianti. “Pensavo che sarebbe stato difficile e triste, poi ho capito che era triste ma non difficile”: fa scalpore soltanto a chi ha troppo fretta di mettere le mani avanti per non vedere. La grande famiglia di Grace & Grace è rimasta unita anche dopo la scomparsa della più grande della coppia: l’ennesima conferma di come l’amore vada oltre tutto e tutti. The love part of this regala immagini struggenti ma non è mai condito da commiserazione: Lya Guerra mostra l’impeto dei sentimenti senza dare voce a rabbia o indignazione. E non è un caso che il servizio apparso a Le Iene nella puntata del 2 aprile sia subito impazzato sul web dove i naviganti continuano a volerne sapere di più ammaliati da una grande storia d’amore.
Grace ama Grace , il servizio de Le Iene tratto da Yhe Love part of this di Lya Guerra
http://www.iene.mediaset.it/puntate/2014/04/02/nina-grace-ama-grace_8489.shtml