Foodsharing
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Foodsharing è un progetto di condivisione alimentare che si propone di combattere lo spreco di cibo. L’idea è semplice: nel mondo occidentale, soprattutto, il cibo in eccedenza viene quotidianamente buttato. Con un atto di coscienza civile, pubblici e privati possono semplicemente evidenziare su internet la disponibilità a regalare alimenti che sarebbero altrimenti inutilizzabili. Situazione tipo? Frigorifero e dispensa piena prima di una vacanza: perché non trasformare ciò che sarebbe superfluo in una risorsa per gli altri? In Germania, come mostrato da Pif in una puntata de Il Testimone, il foodsharing funziona in modo brillante meritandosi il plauso dell’opinione pubblica oltre che dei beneficiari dell’iniziativa. InGermania Ifoodsharing.de ha già ridato vita a 30 mila chili di cibo, e in Italia? Qui la situazione si complica, perchè nonostante l’apprezzamento dell’iniziativa e l’intraprendenza di alcuni attivisti, vi sono una serie di cavilli e di noie burocratiche che complicano l’ascesa del foodsharing nel nostro Paese.

Come spesso accade da noi, si stringono le maglie dei controlli su qualcosa che parte da un principio eticamente indiscutibile mentre l’attenzione rimane molto più allentata su tematiche decisamente più controverse. Dalla richiesta di una certificazione online alla possibilità di controlli per un utente , reo di aver fruito più volte del foodsharing: l’impressione è che si parta dal presupposto sia che la priorità consista nel cercare di stanare i “furbi”. In realtà, il cibo in eccesso destinato allo spreco, diviene una risorsa se e solo se qualcuno riesce a sfruttarlo. Ecco perché basta invertire la prospettiva per accorgersi come non si tratti in questo caso di cercare sciacalli da inchiodare alle proprie responsabilità quanto al contrario di promuovere un’iniziativa che ha solo e soltanto vantaggi. Perché se lo spreco è di per sé irritante, in un momento di crisi buttare una risorsa indispensabile come il cibo diviene un peccato imperdonabile. Con buona pace della burocrazia.

Foodsharing : un progetto che funziona in Europa ma non in Italia
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