Elio Germano protagonista de Il giovane favoloso
E’ stato salutato con un’ovazione dalla stampa presente al Festival di Venezia, Il giovane favoloso, film di Mario Martone che vede Elio Germano protagonista a far rivivere Giacomo Leopardi. L’attore ha subito rubato la scena con la personalità che lo contraddistingue e si è presentato alla proiezione con una maglietta vergata dalla scritta Artisti 7607, la sigla che identifica l’autodeterminazione degli artisti. E’ un Leopardi diverso dagli stereotipi che ne accompagnano la figura: flagellato nei suoi tormenti esistenziali, ma curioso di capire se stesso e il mondo esterno. La pellicola denota uno studio accurato del poeta e ne regala un ritratto interessante, per certi versi rivoluzionario. Elio Germano offre un’interpretazione intensa, sfaccettata, variopinta come l’indole dello scrittore: non dominano le tonalità cupe tipiche della storiografia classica, ma si esplorano i luoghi in cui Leopardi è cresciuto e si è formato. E’ un film maturo, non melenso anche se non si può non sentire una profonda empatia con il protagonista. Difficile stabilire se abbia le credenziali per conquistare il Leone d’Oro, ma di certo è una pellicola che fa onore al nostro cinema e a un modo di fare cinema in modo anticonformista ma mantenendo la qualità come filo conduttore.
La carriera di Elio Germano
Classe 1980, ha esordito dodicenne nella commedia Ci hai rotto papà di Castellano e Pipolo. Si forma a teatro ma torna al cinema con Vanzina per Il cielo in una stanza nel 1999. Il resto è storia recente ed è un continuo susseguirsi di successi che coronano collaborazioni prestigiose con registi di altissimo profilo come Scola, Tornatore, Placido, De Rienzo, Veronesi, Virzì. Arriva anche il riconoscimento del David di Donatello come miglior attore protagonista nel 2007 con la pellicola Mio fratello è figlio unico per la regia di Daniele Luchetti. La consacrazione internazionale giunge nel 2010 con il premio come miglior attore (ex aequo con Javier Bardem) per l’interpretazione ne La nostra vita sempre diretto da Daniele Luchetti. Nel corso della cerimonia in cui viene insignito del titolo, Elio Germano si regala e regala al nostro Paese uno slancio d’orgoglio che si rivelano una stilettata verso un modo vetusto di fare cultura e cinema alle nostre latitudini: “ Siccome i nostri governanti in Italia rimproverano sempre, al cinema, di parlare male della nostra nazione, io volevo dedicare questo premio all’Italia e agli italiani, che fanno di tutto per rendere l’Italia un paese migliore nonostante la loro classe dirigente”.
Numerose anche le partecipazioni in fiction o serie televisive di grande seguito presso il pubblico: da Un medico in famiglia a Padre Pio, da Ferrari a Paolo Borsellino. E a 34 anni, forse, il meglio deve ancora venire…
La filmografia di Elio Germano* (Fonte Wikipedia www.http://it.wikipedia.org/wiki/Elio_Germano)
- Ci hai rotto papà, regia di Castellano e Pipolo (1993)
- Il cielo in una stanza, regia di Carlo Vanzina (1999)
- Concorrenza sleale, regia di Ettore Scola (2001)
- Ultimo stadio, regia di Ivano De Matteo (2002)
- Respiro, regia di Emanuele Crialese (2002)
- Ora o mai più, regia di Lucio Pellegrini (2003)
- Liberi, regia di Gianluca Maria Tavarelli (2003)
- Che ne sarà di noi, regia di Giovanni Veronesi (2004)
- Chiamami Salomè, regia di Claudio Sestieri (2005)
- Quo vadis, baby?, regia di Gabriele Salvatores (2005)
- Ti piace Hitchcock?, regia di Dario Argento (2005, in Italia trasmesso nel 2007)
- Sangue – La morte non esiste, regia di Libero De Rienzo (2005)
- Mary, regia di Abel Ferrara (2005)
- Romanzo criminale, regia di Michele Placido (2005)
- Melissa P., regia di Luca Guadagnino (2005)
- Padiglione 22, regia di Livio Bordone (2006)
- N (Io e Napoleone), regia di Paolo Virzì (2006)
- Mio fratello è figlio unico, regia di Daniele Luchetti (2007)
- Nessuna qualità agli eroi, regia di Paolo Franchi (2007)
- Il mattino ha l’oro in bocca, regia di Francesco Patierno (2008)
- Tutta la vita davanti, regia di Paolo Virzì (2008)
- Il passato è una terra straniera, regia di Daniele Vicari (2008)
- Come Dio comanda, regia di Gabriele Salvatores (2008)
- La bella gente, regia di Ivano De Matteo (2009)
- Nine, regia di Rob Marshall (2009)
- La nostra vita, regia di Daniele Luchetti (2010)
- La fine è il mio inizio, regia di Jo Baier (2010)
- Qualche nuvola, regia di Saverio Di Biagio (2011)
- Diaz – Don’t Clean Up This Blood, regia di Daniele Vicari (2012)
- Magnifica presenza, regia di Ferzan Özpetek (2012)
- Padroni di casa, regia di Edoardo Gabbriellini (2012)
- L’ultima ruota del carro, regia di Giovanni Veronesi (2013)
- Il giovane favoloso, regia di Mario Martone (2014)
Con un’intensa interpretazione di Giacomo Leopardi ne Il giovane Favoloso, Elio Germano conferma di essere uno degli astri più luminosi del firmamento cinematografico italiano