Il 1° ottobre saranno 110. Il Lombardia NamedSport è stato presentato a Bergamo con molte novità e nell’anno di una edizione speciale, la numero 110. La “Classica delle Foglie Morte” organizzata da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport partirà da Como per concludersi a Bergamo dopo 240 chilometri con due salite inedite inserite nel finale. L’ultimo vincitore è stato Vincenzo Nibali.
Partenza da Como per affrontare una prima parte classica che culmina (dopo Cantù, Erba, Asso e Onno) con la scalata del Ghisallo da Bellagio. Si tratta di un passaggio tradizionale con pendenze al 14%. Si prosegue, superando Asso, Pusiano e Oggiono prima di scalare Colle Brianza e attraversare l’Alta Brianza e il Meratese per entrare in Provincia di Bergamo a Calusco d’Adda. A Torre de’ Busi inizia la salita di Valcava (9,6 km al 9%, max 17% – m 1336) su strada di montagna con 14 tornanti. Discesa impegnativa (anche con pendenze importanti) su Costa Valle Imagna per proseguire su Ponte Giurino (secondo rifornimento fisso) e scalare l’inedita salita di Sant’Antonio Abbandonato che sarà seguita dalla salita di Miragolo San Salvatore (anch’essa inedita). Entrambe presentano pendenze importanti, carreggiata ristretta e tracciato impegnativo. Dopo una breve discesa, salita pedalabile fino a Selvino cui segue una lunga discesa intervallata da tornanti e 9 km di avvicinamento al classico passaggio della Città Alta di Bergamo fino al traguardo del Sentierone.
L’edizione di quest’anno è caratterizzata da un dislivello totale elevato: 4400 m (2015 = 3500 m; 2014 = 3400 m). Da notare che il 65% del dislivello (circa 3000 m) è affrontato negli ultimi 115 km, di cui circa 48 km sono di salita e solo 10 km sono pianeggianti, tra Nembro e Bergamo.
Ultimi chilometri attraverso Bergamo Alta salendo alla Porta Garibaldi e poi (con 200 m in acciottolato) a Largo Colle Aperto. Nella prima parte le pendenze sono sempre sopra il 10% (max 12%). In discesa la carreggiata è larga su fondo liscio. Ai 1800 m dall’arrivo svolta secca con breve strettoia per il superamento della Porta Sant’Agostino. Dopo l’ultimo chilometro svolta a sinistra e ai 250 m ultima curva verso destra che conduce all’arrivo.
Saranno 25 le formazioni composte da 8 corridori ciascuna che correranno Il Lombardia NamedSport. Oltre alle 18 squadre UCI WorldTeams aventi diritto, sono 7 le wild card UCI Professional Continental Teams che andranno a completare lo schieramento:
ANDRONI GIOCATTOLI – SIDERMEC (ITA)
BARDIANI CSF (ITA)
CCC SPRANDI POLKOWICE (POL)
COFIDIS, SOLUTIONS CREDITS (FRA)
GAZPROM-RUSVELO (RUS)
NIPPO – VINI FANTINI (ITA)
WILIER TRIESTINA – SOUTHEAST (ITA)
Ma non basta perché, in occasione della 110^ edizione Il Lombardia ha anche rinnovato il suo logo. Resta sempre in evidenza il Rosone che rappresenta idealmente il Santuario della Madonna del Ghisallo, salita simbolo di questa classica Monumento, con all’interno il nome della manifestazione. Anche il sito www.ilombardia.it ha una nuova veste grafica e nuove sezioni con news e approfondimenti con particolare attenzione ai contenuti video.
Paolo Savoldelli, Campione del passato che ha nel suo palmares 2 Giri d’Italia, ha detto: “L’arrivo nella mia Bergamo di questa grande corsa è sempre una bella emozione. Vedendo il percorso posso dire che le due salite inserite nel finale la rendono molto dura e più spettacolare. Sicuramente anche quest’anno il vincitore sarà un grande corridore che andrà a completare un Albo d’Oro che poche gare possono permettersi”.
Loredana Poli, Assessore allo Sport del Comune di Bergamo ha dichiarato: “Il Lombardia è senza dubbio uno degli appuntamenti ciclistici più importanti di fine stagione, gara molto ambita sia dai professionisti che vi partecipano, che da un grande numero di appassionati che ogni anno lo segue. Bergamo e il suo territorio hanno una lunga tradizione ciclistica, avendo dato i natali a grandi campioni di questo sport, e per questo siamo felici e fieri di poter annoverare questa importante manifestazione, giunta alla sua 110ma edizione, nel calendario del Mese dello Sport della nostra città. Non mi resta che ringraziare tutta l’organizzazione di RCS Sport e dare appuntamento a sabato 1 ottobre nella nostra splendida Piazza Matteotti per l’arrivo della gara”.
Il Dirigente del Comune di Como Assessorato Sport e Cultura, Maurizio Ghioldi, ha detto: “Siamo molto contenti di organizzare il Lombardia con Bergamo. Questa collaborazione reciproca ha fatto bene al movimento che si crea attorno all’ultima grande Classica della stagione. Oltre al recente trionfo di Nibali nello spettacolare scenario del lungolago luccicante in una giornata di sole perfetta, Como è stata scenario di arrivi regali come quelli di Bettini, Cunego e Gilbert. Ecco perché vogliamo continuare a dare il massimo per far sì che questa corsa si leghi sempre di più alle bellezze di un territorio unico, che custodisce tesori come il Santuario della Madonna del Ghisallo e il Muro di Sormano, che affascinano fan e ciclisti di tutto il mondo. Un arrivederci al 2017, con la speranza che le idee, per rendere il Lombardia un evento ancora più indimenticabile, diventino realtà”.
Mauro Vegni, Direttore Ciclismo di RCS Sport, ha sottolineato l’importanza di questa storica manifestazione: “Festeggiamo quest’anno le 110 edizioni, un traguardo che poche corse al mondo possono vantare di aver raggiunto. È la Classica Monumento di fine stagione e porta con sé grandi numeri e grandi protagonisti. Saremo collegati in oltre 162 paesi nei 5 continenti con la diretta in Italia dell’Host Broadcaster Rai, che ogni anno conta circa 1 milione di telespettatori. Avremo come sempre un campo di partecipanti di altissimo livello che, sono certo, darà spettacolo e lustro a questa manifestazione”.
Il Direttore di Corsa di RCS Sport, Stefano Allocchio, ha raccontato il nuovo percorso: “Abbiamo deciso di inserire nel finale due salite inedite – Sant’Antonio Abbandonato e Miragolo San Salvatore – che renderanno selettivo il tracciato. Oltre alla Madonna del Ghisallo, quest’anno posizionata come prima asperità, ci saranno anche il Colle Brianza, la salita di Valcava e nel finale il Selvino e lo strappo di Bergamo Alta a pochi chilometri del traguardo”.