[oblo_image id=”1″]L’ambientazione è già foriera di suggestioni notevoli, da una Torino decadente ad una Toscana antica e da riscoprire, narrata con gli accenti rispettosi e commossi di chi conosce certi luoghi per affinità e lunga frequentazione. Si esaurisce però qui ogni possibile autobiografismo, dal momento che i tempi sono lontani dalla contemporaneità della Cibrario scrittrice, pur costituendo un’attuale storia di rivalsa al femminile.
I corsi e ricorsi di una storia. Vicenda personale che ha però la particolarità di percorrere un secolo paradigmatico, che si trascina la cadenza pausata e l’ampio respiro dell’Ottocento, per smembrarsi un po’ confusa nel tono frammentario di un Novecento stupito della propria potenza. Una storia d’amore più sognata che vissuta, di quelle che hanno la potenza di non concludersi mai per la capacità dei protagonisti di mantenersi fedeli a quel primo sguardo, la prima illusione di magia. Nonostante anni di attesa e di cambiamenti, si continua a sperare di essere sempre gli stessi, rincontrandosi negli occhi dell’altro.
Una donna cerca di sfuggire al proprio destino non scelto, attraverso una fuga di rara eleganza e determinazione. Lasciando alla sua amante il marito assegnatole, si impossessa di una proprietà dimenticata in Toscana, riscoprendosi attaccata alla terra, legata all’attività nella costruzione di un Io diverso, al di fuori delle dinastie familiari. L’autodeterminazione la premia con l’inaspettato ritorno dell’unico uomo amato, cui però segue un’altrettanto fulminea scomparsa, proprio nel momento in cui lei attende un figlio. Lei dovrà arrivare alla vecchiaia prima di scoprire l’amara verità che il suo coraggio non è bastato a liberarla, a permetterle di costruirsi la propria esistenza.
Sono stata pazza a credere di meritarmi una vita diversa da quella che mi era stata assegnata. Ci sono privilegi che non perdonano, che comportano doveri ai quali è inimmaginabile pensare di potersi sottrarre. Anche a me era stato assegnato un percorso obbligato da seguire, ma io ho voluto scortare. Con quale risultato? Al di là dell’amarezza della protagonista, resta la sensazione di una giustezza della scelta, perchè se il destino è ineluttabile, ancor di più lo è la poesia di un incanto.
Titolo: Rossovermiglio
Autore: Benedetta Cibrario
Editore: Feltrinelli, “I Narratori”
Anno di pubblicazione: 2007
Prezzo: 15,00 euro