[oblo_image id=”1″] Il conto alla rovescia è terminato. Tre giorni ancora e poi sarà ufficialmente Acetaie Aperte: degustazioni e visite nei locali di produzione e invecchiamento in 20 acetaie aderenti al Consorzio Aceto Balsamico di Modena e al Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. Un viaggio attraverso la storia e i segreti del prezioso condimento vissuto direttamente laddove il prodotto nasce, con un itinerario da scegliere tra le varie realtà il cui elenco è disponibile ai siti dei due consorzi: www.consorziobalsamico.it per le acetaie che producono l’IGP e www.balsamicotradizionale.it per la DOP.

Punto di partenza ideale per scoprire quanto lavoro si cela dietro al prezioso condimento e quanto esso sia parte integrante dell’economia del territorio è senz’altro il Museo del Balsamico a Spilamberto, a cui si potrebbe far seguire una altrettanto interessante visita che profuma di storia al Museo dell’Aceto Balsamico di Modena di proprietà della Casa Giusti, fondata nel 1605 e detentrice di antichi reperti come botti, attrezzi di acetaia e altri cimeli nell’attuale sede di Lesignana. Spostandosi a San Vito di Spilamberto, doppia sosta del gusto: all’Acetaia del Duca dove verranno proposti assaggi di aceto balsamico in abbinamenti originali con un sottofondo di musica classica sulle ‘Note balsamiche tra il 600 e il 700” e all’Acetaia Baldazzini, dove si potrà assistere in diretta alla pigiatura del vino e alla cottura del mosto. Una giornata di festa, che si propone come testimonianza tangibile dell’incessante lavoro per ripristinare al più presto impianti e produzione dopo il terribile sisma che al settore è costato circa 20 milioni di euro tra prodotto andato perduto e infrastrutture danneggiate. Una acetaia in particolare si erge a simbolo di “risorgimento”: si tratta di Acetum, a Cavezzo, che domenica 30 settembre si aprirà al pubblico con una formula insolita ma di sicuro effetto. Nel cortile antistante un capannone che ha dovuto essere abbattuto, sarà infatti allestito un gazebo dentro al quale verranno proiettate a ciclo continuo le immagini su come era l’acetaia prima e dopo il sisma.
Se nel frattempo vi è venuto appetito, potrete passare direttamente dall’acetaia alla tavola a Rubbiara di Nonantola all’Acetaia Pedroni, dove presso l’Osteria interna si potranno degustare piatti tipici e gustosi a base di Aceto Balsamico. Per l’intera giornata di domenica 30 settembre, inoltre, nei ristoranti aderenti al Consorzio Modena a Tavola, sarà possibile gustare piatti della tradizione locale, rigorosamente realizzati – come sancito nello statuto della manifestazione – con Aceto Balsamico di Modena IGP e con il prezioso Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.

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