Il sipario su Salotto Muzika si apre, alle ore 22, con Bob Corn. Non è facile spiegare la ragione per cui la sua musica, così semplice, è allo stesso tempo anche così sottile e complicata. Da un lato le parole delle sue canzoni raccontano di caffè nero, tradimenti, paure dall’altro le frasi della sua chitarra non sono da meno anzi, gli si darebbero a cuor leggero esattamente gli stessi attributi e le stesse ragioni d’essere.

Alle ore 22 e 45 sarà di scena il cantautore francese Lauter. Boris Kohlmayer aka Lauter inventa un universo di aspetto malinconico dal clima incantatore, derivato dalla musica folk americana e dal freddo rock britannico. Il songwriting nutre un rapporto constante tra evocazioni quasi ingenue di piaceri semplici e una poesia marcata da un’ansietà tipicamente urbana. Nato nel 1976 a Lauterburg in Francia, Boris studia musica a Strasburgo in Francia dal 1995.vSi produce lì in diverse formazioni di musica improvvisa, noise sperimentale e post rock (drey, frei, chlika, l’otarie façonnable, l’autre orchestre, down, un gelato per me, l’ensemble ni-piit, stimultania orchestra, paint blood, roger meteor, les filles d’aplombs, western…) Trasferitosi da allora a Parigi, LAUTER si produce essenzialmente solo; al canto, chitarra e banjo.
LAUTER “a walk will take my mind off things” (réalisé par Lolo Berger, Herzfeld 2006).

[oblo_image id=”1″]Arriva quindi il turno dei Fragil Vida, con il loro albo omonimo. Nato dopo un anno di lavoro in studio, si percepisce la cura ponderata dell’ album. La strada dei sette musicisti è precisa e pulita, difatti, i suoni popolari ed etnici, non sono più preponderanti, ma risultano una radice d’appoggio a sostenere una personalità del gruppo che prescinde dai generi. Da sempre molto attenti alla cura dei testi, l’album è variegato quanto il quotidiano. I Fragil Vida sfiorano il concept album, suddividendo le canzoni in capitoli, con intermezzi che aprono la strada al gruppo di canzoni successivo. David Merighi, pianoforte e voce continua la strada del cantautorato puro ma sperimenta in modo molto più coraggioso l’intreccio con la voce recitante a sottolineare la teatralità del gruppo inscindibile dalle loro performances live. “Fragil Vida” è un album studiato, curato, ma soprattutto vissuto. . L’album è nato da tutti. Mentre nascevano i testi si appiccicavano le note.

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