[oblo_image id=”1″]Una magica polverina blu che può rendere felici le persone e una pizzeria gestita da addetti alquanto bizzarri e misteriosi. Sono proprio questi elementi ad aver ispirato il titolo del film Una notte blu cobalto. A fare da sfondo alle vicende vissute da un giovane studente universitario, è in questo caso la città di Catania, della quale si notano non solo i monumenti barocchi, ma anche gli angoli e i vicoli più bui.

La storia è in realtà molto semplice e banale: analizza l’ansia e l’insicurezza in cui versa Dino (Corrado Fortuna), appena lasciato dalla ragazza e non molto brillante negli studi. Egli cercherà di non pensare più ai suoi problemi cominciando a lavorare come pony express di pizze a domicilio. Conosce così il particolare proprietario (Alessandro Haber) della pizzeria Blu cobalto, solito a fargli sempre strani discorsi filosofici.

Ben presto Dino scoprirà che la pizza Blu cobalto non è uguale a tutte le altre, nascondendo dei particolari poteri….

Il film, realizzato con un budget molto ristretto, è stato premiato nel 2009 a Houston (Texas) nel corso della 42esima edizione del Worldfest: durante tale manifestazione, il regista Daniele Gangemi ha ricevuto il Platinum REMI Award, come Miglior Opera Prima.

Il suo lavoro d’esordio come cineasta è stato promosso ed è diventato realtà grazie alla società di produzione cinematografica Orchidea, fondata a Catania nel 2008 allo scopo di far emergere giovani talenti. Le riprese hanno avuto luogo interamente nella medesima città e sono durate circa un mese.

A dare quel tocco in più alle scene della pellicola, infine, ci ha pensato la colonna sonora composta appositamente da Giuliano Sangiorgi, il leader del celebre gruppo rock dei Negramaro.

Il film, ad ogni modo, conferma ancora una volta la scelta vincente della Sicilia come location adatta a fare da sfondo alle storie di diversi film. E non poteva essere altrimenti, visti i magnifici scorci e panorami offerti dall’isola.

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