[oblo_image id=”3″]Il milanés che ha aspettato quasi sessant’anni per rivedere il dipinto (mi riferisco alla mostra del 1951 a Palazzo Reale curata dal Longhi, ultimo “soggiorno” a Milano della Conversione di Saulo), sappia di avere solo poco piú di una settimana per godere della visione, ovviamente filtrata dal genio e dalla inquieta personalità del Caravaggio, che ha convertito il laico Saulo nell’apostolo Paolo. Il 14 dicembre, infatti, chiuderà i battenti l’esposizione allestita a Palazzo Marino nella Sala Alessi che ha portato negli scorsi giorni un cospicuo numero di visitatori, e che tutt’oggi registra un notevole successo.

Isolato dal mondo da una speciale teca realizzata sul modello di quella della Gioconda, che ne garantisce temperatura (20° C) e umidità (50-60 %) ottimali, il dipinto, unico “olio su tavola” di notevoli dimensioni realizzato dal Merisi e restaurato nel 2006, è la prima versione della tela ora custodita nella Cappella Cerasi di Santa Maria del Popolo a Roma, dalla quale peró si discosta in maniera significativa. Infatti, se nell’opera Odescalchi (del 1601) è evidente come l’atto della conversione avvenga col tramite del Cristo, il quale porge fisicamente la mano a Saulo caduto da cavallo, nella seconda versione (dipinta tra il 1601 e il 1602) la figura del Messia viene omessa in favore di una conversione piú spiccatamente spirituale, dove la luce assume il ruolo della divinità e della fede cristiane.

[oblo_image id=”1″]A livello didattico, molto interessante la scelta della collocazione del dipinto al centro della sala, che permette in tal modo al visitatore di ammirare l’opera d’arte non solo come immagine ma anche come “oggetto”, di percepirne in un certo senso la fisicità, di apprezzarne il materiale (legno di cipresso) e di scoprirne l’elaborata composizione (sette assi giuntate tra di loro orizzontalmente). Inoltre, l’illuminazione soffusa conferisce alla tavola quella sensazione di sacralità che gli sarebbe stata dovuta all’interno dell’originaria destinazione ecclesiastica, mentre i tendaggi intonati a quelli della sala creano un’atmosfera armoniosa, come se la collocazione del dipinto fosse da sempre questo luogo.

CARAVAGGIO A MILANO
La Conversione di Saulo
Milano, Palazzo Marino, Sala Alessi, Piazza della Scala
Dal 16 novembre al 14 dicembre 2008

Ingresso gratuito
Tutti i giorni dalle 9,30 alle 19,30; giovedì dalle 9,30 alle 22,30
Nei giorni 6/7/8 dicembre la mostra sarà chiusa al pubblico

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