Il romanzo “Tutto può succedere” di Francesca Ziliotto si apre sul personaggio di Teresa, una donna di sessantanove anni che sta per ricevere un duro colpo: quando suonano alla porta, sull’uscio di casa trova suo figlio Carlo, che non vedeva né sentiva da quattordici anni. «Ciao mamma, ho bisogno del tuo aiuto, la polizia mi sta cercando»: con queste allarmanti parole Carlo irrompe nella vita della madre riaprendo una ferita che la donna aveva tentato in tutti i modi di far cicatrizzare – «Non aveva mai avuto la capacità di scegliere da sola, preferiva subire passivamente le decisioni altrui. Era così da tutta la vita, e nemmeno oggi era stata in grado di salvaguardare sé stessa, e soprattutto la sua salute, richiudendo quella porta e lasciando fuori quel figlio con il suo passato difficile, che le aveva creato talmente tanti problemi, malgrado lei avesse cercato di dimenticarli».
È l’inizio di un appassionante romanzo che si concentra attentamente sulle emozioni dei personaggi e che ci fa riflettere su quanto siano complessi i legami famigliari e su come, a volte, riusciamo a distruggere anche ciò che ci è di più caro. Ma scopriamo più da vicino questa famiglia: Teresa era incinta di Carlo quando suo marito, Mario, l’aveva lasciata; l’uomo non era a conoscenza della gravidanza ma stava comunque abbandonando non solo sua moglie ma anche la figlia di tredici anni, Lucia. La ragazzina, poi, per far fronte alla conseguente depressione della madre, era stata costretta a badare al bambino appena nato, Carlo; col tempo, Teresa non aveva ripreso il suo ruolo di madre ma aveva cominciato a pensare solo a sé stessa, frequentando uomini diversi ogni settimana e tralasciando i suoi doveri.
Ed è questo uno dei principali motivi che provoca le fragilità di Carlo; in età adolescenziale, quindi, non stupisce che cominci a fare un uso pesante di alcol, e a cacciarsi continuamente nei guai. Nei quattordici anni in cui Carlo è rimasto lontano dalla sua famiglia, è entrato e uscito dalle comunità di recupero, luoghi che paradossalmente sente più vicini al concetto di casa. Ritrovarsi con Teresa, nell’abitazione in cui si è svolta la sua difficile crescita, lo turba profondamente; mentre Lucia cerca di risolvere i suoi problemi personali, è Chiara, sua figlia tredicenne, a ricucire le ferite di Teresa e Carlo, e poi anche di Mario. Chiara, con la sua dolcezza ed empatia, sarà il faro della famiglia, il pezzo che mancava per ricucire i legami, quel collante che proverà a tenerli uniti.
Casa Editrice: Capponi Editore
Collana: Narrativa
Genere: Romanzo famigliare
Pagine: 158
Prezzo: 16,00 €
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