C’era un tempo in cui i tablet erano device tecnologici abbastanza rari, o comunque poco utilizzati: in questi anni, è cambiato più di qualcosa. Ad esempio, secondo le rilevazioni di Common Sense, negli Stati Uniti d’America il 42% dei bimbi entro 8 anni possiede un tablet personale: dati che naturalmente non rispecchiano quelli italiani, anche se pure nel nostro Paese sono tantissimi i bambini che usano i tablet. È chiaro che la profondità di questo device in termini di diffusione, impone anche una particolare allerta da parte dei genitori: come per tutte le tecnologie che hanno accesso a Internet, bisogna istruire i ragazzi a utilizzarle con profitto e in sicurezza. Per sottolineare ancor di più l’importanza di questo fattore, basti pensare che nel 2011 solo l’1% del bambini americani possedeva un tablet: dunque, a breve termine, anche in Italia potremmo assistere a questo boom.

Bimbi e tablet: istruirli è compito dei genitori

Devono essere i genitori ad assicurarsi che l’uso del tablet da parte dei bimbi sia cosciente e responsabile. Questo perché i suddetti device non sono un semplice mezzo per svagarsi, ma anche uno strumento per l’apprendimento. È importante che questo concetto sia chiaro ai bambini che, crescendo, avranno una percezione molto più sana della tecnologia. La necessità di istruirli sull’uso dei tablet emerge anche per via delle tante ore trascorse sui display di questi dispositivi: sempre secondo la ricerca di Common Sense, le ore di utilizzo del tablet negli USA sono triplicate nell’arco di tre anni. Si parla di circa 3 ore al giorno. Come viene utilizzato il tablet dal lato ludico? Soprattutto per lo streaming online di contenuti video, come i cartoni animati. Tra le altre cose, questo è un ottimo modo per tenere i bambini impegnati quando ci si trova fuori casa, l’importante è avere una buona connessione Internet per tablet, come quella offerta da Kena Mobile, che prevede molti giga ed è anche molto conveniente.

Le regole per un uso responsabile del tablet

Innanzitutto bisogna fare chiarezza su un punto: i tablet non vanno vietati ai bambini, ma vanno proposti come mezzo utile per l’apprendimento. Il problema, infatti, non dipende dal mezzo in sé ma dall’uso che ne viene fatto, e dunque dai contenuti e dalle app utilizzate. Inoltre, i genitori non dovrebbero mai fidarsi dei filtri e delle misure di parental control: pur avendo un loro perché, da sole non bastano per assicurare un totale controllo di accessi. Ciò significa che è e rimane un compito del genitore assicurarsi il controllo sui siti visitati e sulle app utilizzate dal bimbo. Poi, gli esperti consigliano di studiare sempre e comunque come reagisce il bambino: se comincia a subentrare rabbia o nervosismo, è arrivato il momento di mettere da parte il tablet. Infine, una delle regole più importanti: il tablet non dovrebbe mai occupare lo spazio da dedicare alle attività sociali e sportive.

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