
Stjarnan – Inter per accedere in Europa League
Il poeta diceva: “non importa ciò che trovi alla fine del viaggio, conta ciò che provi mentre corri”. Neanche l’allenatore o i giocatori dello Stjarnan credono di avere una possibilità di eliminare l’Inter, ma tutti loro hanno esultato quando hanno saputo che avrebbero affrontati i nerazzurri. Perchè in quest’angolo di Islanda partecipare all’Europa League è un sogno, affrontare una squadra che ha vinto il trofeo appare un regalo. Poi si penserà al risultato, ma la soddisfazione di scendere in campo contro i vincitori della Champions 2010 non la toglie più nessuno.
Hanno il coefficiente più basso tra tutte le squadre partecipanti a conferma di come il livello tecnico e la tradizione non siano esattamente i migliori alleati. Eppure hanno eliminato una squadra di caratura come il Lech Poznan molto più abituata a calcare i palcoscenici continentali. Mister Sigmundsson gongola perché sa che sta sta vivendo una favola ed è certo del lieto fine. Non sarà il passaggio del turno a meno di sorprese simili al paranormale ma correre e scambiarsi le maglie con campioni affermati, vedere San Siro dall’interno e conoscere una ribalta inimmaginabile sino a poche settimane fa, sono motivi più che sufficienti per gioire.
Lo Stjarnan conferma come il calcio sappia ancora regalare storie d’altri tempi: anche in periodo di mercificazione e di interessi economici stellari, c’è la possibilità per un club semidilettantistico di sfidare una corazzata. Sarà pleonastico, ma anche il calcio italiano avrebbe bisogno di un pò dello spirito di questi islandesi per ritrovare quell’entusiasmo perduto tra scandali ed elezioni presidenziali simili dove tutti corrono. Ma in retromarcia.