Le dieci opere da non perdere ai Musei Vaticani

I Musei Vaticani sono una delle raccolte d’arte più grandi al mondo e comprendono opere realizzate durante più di venti secoli di storia. Spesso, però, si hanno a disposizione soltanto poche ore per visitare questo immenso tesoro: il consiglio è quello ovviamente di prenotare in anticipo i biglietti su portali come Hellotickets, in modo da non perdere tempo in fila, ma anche di selezionare le aree che vi interessano maggiormente e quelle a cui invece potete dedicare meno tempo.

In questa guida abbiamo selezionato le dieci opere imperdibili presenti all’interno del complesso dei Musei Vaticani: scopriamole insieme!

Cappella Sistina

Visitare la Cappella Sistina è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita. Questo incredibile edificio deve il suo nome al fatto che fu papa Sisto IV a far ristrutturare l’antica Cappella Magna facendole assumere il suo aspetto attuale, ma la sua fama è legata naturalmente alla presenza degli affreschi realizzati da Michelangelo, che alla Cappella lavorò per dieci anni, dando vita ad alcuni dei capolavori più belli e famosi del nostro paese. Alla decorazione della Cappella Sistina contribuirono anche altri artisti di prestigio come  Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandaio, Cosimo Rosselli e Pietro Perugino.

La Pinacoteca

L’edificio della Pinacoteca fu costruito nel 1932 per volere di papa Pio XI e ospita attualmente circa 460 dipinti di artisti di fama internazionale, distribuiti su 18 sale e ordinati cronologicamente e secondo la scuola di appartenenza. le sale più importanti e più visitate della Pinacoteca sono la II, dedicata a Giotto, la III dedicata a Filippo Lippi e Beato Angelico, la VII con le opere del Perugino, l’VIII che ospita dipinti di Raffaello, la IX che raccoglie opere di Leonardo e la XII con dipinti di Caravaggio.

Museo Pio-Clementino

Si tratta del complesso più grande dei Musei Vaticani e comprende anche il Cortile Ottagonale, in cui vennero collocate le primissime statue da cui ebbero poi origine i Musei: si trovano tuttora qui ad esempio il Gruppo del Laocoonte e l’Apollo del Belvedere. Le dodici sale del Museo ospitano un’importante collezione di opere greche e romane; tra le aree più importanti possiamo annoverare la Gallerie delle Statue, con le pareti affrescate dal Pinturicchio, la Sala delle Muse e la Sala Rotonda, che ospita una maestosa statua di Ercole in bronzo dorato.

Museo gregoriano egizio

Fondato da papa Gregorio XVI, questo museo ospita una ricca collezione di reperti dell’antico Egitto, organizzati in nove sale. Qui si possono ammirare mummie, papiri (tra cui il Libro dei Morti, un trattato che contiene le formule necessarie ad accompagnare i defunti verso la vita ultraterrena) e geroglifici.

Padiglione delle carrozze

Questa curiosa sezione dei Musei è dedicata ai mezzi di trasporto utilizzati dai vari papi che si sono succeduti nel corso della storia. Si comincia quindi con le portantine, il mezzo più antico, ovvero troni riccamente decorati che venivano trasportati a spalla da uomini addetti. Non passano inosservate la sfarzosissima Berlina di Gran Gala, voluta da papa Leone XII, e la carrozza appartenuta al cardinale Luciano Luigi Bonaparte, regalatagli dal cugino Napoleone Bonaparte. Sono inoltre qui esposti diversi modelli di papamobile, tra cui la Fiat Campagnola di Giovanni Paolo II, tristemente nota per aver subito con lui l’attentato del 1981.

Galleria delle carte geografiche

Realizzato a fine Cinquecento, questo corridoio di 120 metri di lunghezza e 6 di larghezza vi lascerà senza parole. Le pareti della galleria sono interamente affrescate da quaranta carte geografiche delle regioni d’Italia, realizzate da artisti italiani e fiamminghi, disposte come se il visitatore si trovasse idealmente sulla catena appenninica, quindi con le regioni tirreniche a sinistra e le adriatiche a destra. Nella parte di soffitto adiacente a ciascuna regione sono invece raffigurati gli eventi religiosi più importanti lì intercorsi.

Stanze di Raffaello

Le quattro stanze che compongono questa parte dei Musei furono commissionate a Raffaello da papa Giulio II a inizio Cinquecento; l’artista vi lavorò per ben dodici anni, fino alla sua morte, e le decorazioni vennero portate a termine dai suoi allievi e dal collaboratore Giulio Romano. Nella prima stanza, detta Della Segnatura, sono raffigurati i quattro rami del sapere (teologia, filosofia, giustizia e poesia) e le tre massime categorie dell’animo umano (Vero, Bene e Bello). Nella stanza di Eliodoro sono invece dipinti quattro episodi biblici; la Stanza dell’incendio di Borgo è dedicata alle vite di Leone III e IV. La quarta e ultima stanza, detta di Costantino, ospita affreschi raffiguranti scene della vita di Costantino.

Museo etnologico

Oltre 80.000 oggetti e opere provenienti da tutti i paesi del mondo sono raccolti nel Museo Etnologico Vaticano. Qui si possono trovare reperti preistorici, testimonianze di altre civiltà e religioni, fino a opere donate all’attuale pontefice: una collezione ricchissima e straordinaria, che vi condurrà in un vero e proprio viaggio nello spazio e nel tempo.

Collezione d’arte contemporanea

Finora abbiamo fatto un vero e proprio tuffo nell’antichità, ma ai Musei Vaticani non mancano anche le opere d’arte contemporanea. Circa 8.000 opere sono custodite nelle nove sale dedicate a pittori, scultori e grafici italiani e internazionali di fine Ottocento e Novecento, tra cui spiccano nomi come Vincent Van Gogh, Giorgio de Chirico, Marc Chagall e Henri Matisse. A quest’ultimo è dedicata una sala a parte, inaugurata nel 2011, che ospita alcune importantissime opere donate al Vaticano dal figlio Pierre Matisse.

Scala elicoidale

Anche se il passaggio è obbligato al termine dello spazio museale, si potrebbe non prestare attenzione a questa scala. Eppure si tratta di un’opera straordinaria: l’architetto Giuseppe Momo la progettò per volere di papa Pio XI come nuovo ingresso ai Musei Vaticani, inaugurato nel 1932 (oggi ne rappresenta invece l’uscita). Si tratta di una scala elicoidale a doppia rampa: oltre a renderla un gioiello di simmetria ed eleganza, questa caratteristica permette alle persone che salgono e scendono di non incontrarsi. Curioso, vero?

Insomma, anche facendo una selezione ci si può rendere conto di quanti incredibili tesori sono custoditi all’interno del complesso dei Musei Vaticani. Prenotate in anticipo tutti i biglietti necessari e ricordatevi di indossare scarpe comode: per godere della loro incredibile bellezza dovrete spostarvi lungo i ben 43.000 m2 della loro superficie.

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