Mostra Warhol Milano: Blue Shot Marilyn, una delle opere presenti
Mostra Warhol Milano: Blue Shot Marilyn, una delle opere presenti

Fino al 9 marzo 2014, Palazzo Reale a Milano propone al pubblico la mostra su Andy Warhol, uno dei principali rappresentanti della  Pop art americana. Sviluppatasi maggiormente nella seconda metà del Novecento, la pop art è pensata per la massa, gioca con la società dei consumi, prendendone i soggetti per poi distorcerli utilizzando nuovi mezzi espressivi quali il fumetto, il collage, la pubblicità e la fotografia. Nella Pop Art in generale e per Andy Warhol in particolare, gli oggetti di uso comune perdono il loro significato più immediato, per diventare strumenti di comunicazione e veri e propri oggetti d’arte, ad uso e consumo, appunto, dello spettatore. Sempre a Milano, è terminata a settembre Andy Warhol’s stardust, una mostra con l’esposizione di opere direttamente dalla collezione Bank of America Merril Lynch. La polvere di stelle —stardust— evocata dal titolo, non allude solo alla polvere di diamanti usata realmente dall’artista in molte delle sue stampe, bensì alla straordinaria capacità di Warhol di creare delle icone riconosciute e ammirate ancora oggi, al punto da dedicargli due mostre nel giro di un anno. La mostra attuale attinge invece in maniera significativa dalla collezione del magnate Peter Brant, con più di 150 opere tra le più iconiche, come Electric Chairs, i ritratti di Mao e di Marilyn Monroe: Blue Shot Marilyn. Attraverso un’esposizione cronologica, che passa attraverso il ventennio degli anni ’70-’80, la mostra è un’occasione unica per rivivere alcune delle tappe salienti della produzione artistica di Warhol e un omaggio unico a uno degli artisti più innovativi dell’arte contemporanea.

Dopo il successo di Andy Warhol’s Stardust, Milano dedica al grande esponente della pop art una nuova mostra dove sono esposte alcune delle opere più iconiche come i ritratti di Mao e di Marilyn Monroe ( Recensione mostra Warhol Milano )

Per maggiori informazioni: www.warholmilano.it

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1 commento

  1. Le mani di Gesù dipinte da Leonardo nel Cenacolo, uniche nel dipinto, una con la palma verso il basso e l’altra verso l’altro indicano che Gesù era ambidestro come naturalmente era Leonardo e in parte Michelangelo Buonarroti? Non a caso Andy Warhol, genio anche lui, riprodusse, oltre il Cenacolo, serialmente la Gioconda e Marilyn che richiamano lo stesso volto archetipo. Cfr. ebook (amazon) di Ravecca Massimo: Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo. Grazie.

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