
“Maniaca seriale. La soddisfazione di complicarsi la vita” è la nuova opera della scrittrice, regista e attrice teatrale Laura Malaterra; una raccolta di racconti in cui parla di sé e delle manie che la accompagnano nel corso della sua giornata.
Dall’introduzione all’opera: «Un titolo che spiega già tutto perché prefigura i quaranta racconti che sviscerano con sagacità e umorismo il vivere quotidiano dell’autrice, alle prese con il suo carattere un po’ ribelle, con le sue passioni e i suoi stravaganti pallini. Perché piccole bizzarrie e piccole manie ne abbiamo tutti, chi più chi meno […] Ecco qui una delicata raccolta di bizzarre, comiche e quasi innocue manie descritte con leggerezza dalla genesi alla manifestazione esteriore; sempre prendendosi un po’ in giro».
L’autrice condivide questi racconti di vita nella speranza che qualcuno possa ritrovare parti di sé in alcuni di essi, e che possa liberamente riderne proprio come fa lei che, tramite il filtro dell’autoironia, ci permette di vivere queste storie con leggerezza. Queste vicende contengono riflessioni importanti: in una società che ci vuole tutti uguali, esse sono un inno alla diversità, all’accettazione di sé e all’eccentricità.
Si può intuire che l’autrice si sia divertita molto nel comporre questi omaggi alle sue ossessioni, e si può affermare che il lettore sia ben intrattenuto, grazie a una scrittura piacevole e interessante; i quaranta racconti scorrono veloci, e si vuole sempre leggere quello successivo per scoprire nuove, bizzarre elucubrazioni di Laura Malaterra.
Il racconto “Gli acari”, ad esempio, è di un umorismo sfrenato: «Sapevo tutto di lui, già prima di conoscerlo di persona, il muso da alieno, le ganasce spropositate, quelle zampette repellenti, il corpo deformato perché adattato da secoli e secoli – il primo reperto fossile di voi orridi risale a 290 milioni di anni fa – di mutazioni per favorire il perpetuo sgranocchiare delle altrui carni. Ti ho sognato schifoso e mi sembra di udire il rumore agghiacciante delle tue e delle altre mandibole, miliardi di affilate lame rotanti che nottetempo martirizzano il mio corpo banchettando alla luna».
Ne “Le tasche delle donne”, invece, l’autrice si ossessiona col fatto che le tasche degli abiti femminili siano sempre più piccole di quelle dei vestiti maschili; ne snocciola quindi i possibili motivi, e auspica che arrivi il giorno in cui migliaia di donne sfileranno in corteo per le strade del mondo con gli striscioni a forma di enormi tasche, urlando: «Noi Donne – Vogliamo – Le Tasche – Grandi – Come Quelle Degli Uomini!».
Genere: Raccolta di racconti
Pagine: 108
Prezzo: 8,32 €
Codice ISBN: 9798857430507
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