Pochi conoscono la storia di Anna Goeldi, ovvero l’ultima donna a essere stata condannata per stregoneria in Europa (o almeno l’ultima di cui se ne conosca l’esistenza).

Per la prima volta in assoluto tali fatti storici, dopo aver ispirato il romanzo di Eveline Hasler e il film di Gertrud Pinkus, sono stati trasposti, seppur in maniera romanzata, nel musical firmato da Andrea Palotto e Marco Spatuzzi.

A Valeria Monetti è stato affidato il compito, non certo facile, di impersonare sul palcoscenico questo personaggio femminile solare e misterioso allo stesso tempo. Una signorina decisamente molto indipendente per quell’epoca, dal momento che viveva da sola senza marito né figli, e dava perciò subito di cosa parlare a una comunità rigida e chiusa al diverso. Anche il giudice a capo del villaggio (interpretato da Cristian Ruiz), del resto, alla fine si rivela molto più intransigente di quanto si poteva pensare all’inizio della vicenda, con i suoi discorsi a favore del progresso.

In tale atmosfera oscurantista nel cantone svizzero di Glarona alla fine del Settecento, comunque, non mancano elementi più vitali e spiritosi che sdrammatizzano un po’ la tragedia: c’è ad esempio il panettiere del paese (Simone Colombari) che corteggia goffamente la presunta strega non credendo ai pettegolezzi dalla gente, oppure la coppia di narratori esterni (Maurizio Paniconi e Alessandro Tirocchi), che commentano spesso con comicità gli accadimenti sulla scena.

Altrettanto essenziale per la riuscita generale del musical si rivela la scenografia, creata da Gianluca Amodio: per tale contesto egli ha ideato una costruzione su due piani poggiata su una piattaforma girevole i cui ambienti, uniti da una scala, si trasformano di volta in volta all’occorrenza in chiesa, camera da letto, nella casa del medico-giudice del villaggio, nel confessionale di Padre Mottini, ecc..

Non si può infine non citare l’operato dell’autore delle musiche Marco Spatuzzi, rese ancora più suggestive da parte dell’orchestra che le ha eseguite dal vivo, composta da Andrea Scordia al basso, da Tiziano Cofanelli alla batteria e da Federico Zylka alla tastiera.

Dopo essere stato applaudito sia al Teatro Nuovo di Milano le scorse stagioni sia al Teatro Brancaccio di Roma in queste ultime settimane, si spera di rivedere ancora l’affiatato cast di attori su altri stage della nostra penisola. Con un musical di genere storico-thriller di tale portata le emozioni sono senza dubbio assicurate!

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