[oblo_image id=”1″] In Europa c’è un movimento trasversale che sta attraversando il continente ed è fatto di feste, di riscoperta degli strumenti acustici e tradizionali, di balli notturni e ballate antiche e moderne. Di gruppi dal seguito enorme ma sconosciuti ai media tradizionali, di giovani in movimento attraverso il territorio alla ricerca di sonorità acustiche e non più sintetiche senza per questo rinunciare ai demoni del ritmo e del ballo. La migliore espressione di questa nuova voglia di musica vera, in Italia, è L’Orage. Punto di fusione ideale tra la cultura della musica tradizionale e dei suoi strumenti elettivi e quella più rock e sanguigna dei grandi raduni all’aperto, condita con gli ingredienti della miglior canzone d’autore, L’Orage è una band che negli ultimi anni è cresciuta esponenzialmente e che giovedì 23 Maggio approda sul palco dell’Hiroshima Mon Amour per un’occasione esclusiva: la presentazione di Età dell’oro in uscita per Sony Classical il prossimo 21 Maggio.

In questo primo disco ufficiale vengono raccolti i brani migliori delle due autoproduzioni precedenti, Come Una Festa e La Bella Estate, a cui si aggiungono tre inediti assoluti e tre nuove versioni live tra cui La Teoria del Veggente nella emozionante interpretazione di Francesco De Gregori, che, entusiasta della loro musica, ha accettato immediatamente una collaborazione a questo nuovo progetto. L’Orage è un crocevia di intelligenze, cultura e sperimentazione tra le impervie Valli Valdostane e la Torino più dinamica e pensosa. L’Orage è una band che si contraddistingue per la potenza muscolare del live e l’energia dirompente della loro musica, che avvolge di divertimento, danza e ritmo testi finissimi ma immediati.A Hiroshima, il 23 Maggio, Alberto Visconti (voce e chitarra), Remy Boniface (violino, organetto, ghironda e voce), Vincent Boniface (sassofoni, clarinetto, carnamuse, flauti dritti, organetto, tastiere e voce), Florian Bua (batteria), Memo Crestani (chitarra acustica ed elettrica, oud e mandolino), Ricky Murrai (percussioni), Stefano Trieste (basso) presentano la loro Età dell’Oro.

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